Scoprire e combattere il bullismo

Cristina

Di Loreto*

Sui media si parla spesso di bullismo e di un aumento dell’aggressività tra gli adolescenti. Quali sono le preoccupazioni delle mamme su questo tema? Intanto appurare se i propri figli siano vittime di qualche bullo. E se non ci sono segnali specifici, esistono tanti indizi. È sempre importante osservare se ci sono forme di ritiro o allontanamento sociale, presenza di disturbi psicosomatici (mal di pancia, mal di testa, difficoltà digestive senza un’origine organica conclamata), insonnia, mancanza di appetito o iperfagia, cambiamenti nel modo di relazionarsi. Instaurare un dialogo è il primo passo per avere delle confidenze preziose. Bisogna però tener conto dei silenzi degli adolescenti e dell’importanza che per loro ha sapere che vengano rispettati. La società attuale ci porta a vivere in costante affanno ma occorre abbracciare una visione diversa della vita quando siamo con i nostri figli, in modo da dedicare loro presenza e vicinanza, per consentire loro di viverci come porti sicuri nei quali approdare nei momenti difficili. Nel metodo Me First parlo di "immersione": vivere il rapporto con i figli in maniera immersiva e focalizzata, evitando il multitasking. Il rapporto con i ragazzi è importante ma lo è anche quello con la scuola. Se abbiamo il dubbio che i nostri figli siano vittime di bullismo occorre parlarne con gli insegnanti e coordinare strategie che possano in alcuni casi coinvolgere professionisti con interventi mirati. Un’altra preoccupazione che la madre può vivere è che il bullo o la bulla sia proprio suo figlio. In questo caso, come anche nel primo, è bene fare un atto di umiltà e mettere in discussione il sistema in cui il ragazzo è immerso. Scarsa autostima o alti livelli di aggressività non si ereditano ma si respirano e imparano tra le mura di casa. Chiedere un supporto specialistico sulla genitorialità in questi casi è un ottimo modo per ristabilire equilibri, valori, comportamenti sociali funzionali e sani.

* Psicologa e fondatricedi Me First

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