REDAZIONE FIRENZE

Scontro sugli immobili. L’apertura del sindaco: "Ok a modifica di vincoli ma solo per studentati"

Il nodo del trasferimento della facoltà di Agraria a Sesto entro il 2027. Per finanziarlo l’Università deve far fruttare dei beni mettendoli sul mercato. Chiamata di Nardella: dopo lo sfogo della rettrice ci sarà un incontro.

Scontro sugli immobili. L’apertura del sindaco: "Ok a modifica di vincoli ma solo per studentati"

Agraria a Sesto o alle Cascine? È questo il dilemma. Il progetto di trasferimento della facoltà sta trovando non pochi scogli. Dopo il botta e risposta tra il sindaco Nardella e la rettrice Petrucci, ieri il primo cittadino ha fatto sapere che tra i due ci sarà un incontro. A innescare la miccia erano state le parole di Petrucci sul mancato assenso delle osservazioni dell’ateneo sul piano operativo comunale: "Se Nardella non autorizza i cambi di destinazione d’uso degli immobili dell’università utili a finanziare lo spostamento di agraria a Sesto, vorrà dire che gli studenti resteranno alle Cascine". La stessa facoltà infatti aveva chiesto di trasformare alcuni immobili con funzioni pubbliche in strutture turistiche. Si parla di tre studentati, in via Maragliano, via Donizetti e via San Bonaventura. Il motivo? Far fronte alle spese per trasferire la facoltà d’agraria a Sesto, un progetto da decine di milioni. In base alle osservazioni al Poc fatte dall’Ateneo, questi immobili dopo aver cambiato destinazione dovrebbero andare sul mercato e fruttare una cifra abbastanza alta per stipulare un accordo di cessione in cambio di opere. Negli anni passati l’università già aveva ipotizzato di finanziare il progetto anche con questi tre immobili. Ma Palazzo Vecchio dice no all’operazione. Un no, non condiviso dalla rettrice ("Se l’Università chiede, lo fa per migliorare i servizi agli studenti Non facciamo gli immobiliaristi, e non cerchiamo il profitto, ma solo le soluzioni migliori").

Petrucci difende le richieste fatte e sul caso Cascine è chiara: "Alcuni immobili sono stati messi dall’amministrazione che mi ha preceduto in cofinanziamento per il nuovo polo agrario, questi devono essere alienati e avere delle perizie di valore. Più valgono più a noi comoda". Il primo cittadino però non sembra voler dare questo tipo d’autorizzazioni. "Vorrà dire che ci lascerà alle Cascine, se devo spostare gli studenti devo sapere dove li metto" tuona la rettrice.

La risposta di Nardella non si è fatta attendere: "Ho sentito la rettrice con cui avuto un chiarimento – dice – Se l’Università non fa speculazioni, noi siamo disponibili a cambi di destinazione edilizia esclusivamente rivolti a studentati convenzionati per fuorisede. Per la proposta dell’università su Monna Tessa l’obiettivo è di realizzare 400 posti letto, se c’è la volontà di farlo con tariffa calmierata il Comune è disponibile". Sulle Cascine Il sindaco dice di conoscere l’esigenza del trasferimento a Sesto. "Sarà importante parlare con tutti i soggetti, dalla guardia di finanza all’Università e al Demanio" conclude.

G.M.