CARLO CASINI
Cronaca

Firenze, adolescente scippata del cellulare sulla tramvia

Il ladro le ha strappato il telefono di mano ed è sceso dal tram mentre si richiudevano le porte alla fermata Talenti

La fermata della T1 Talenti

La fermata della T1 Talenti

Firenze, 15 aprile 2024 – Un’adolescente scippata dello smartphone alla fermata della tramvia. È successo venerdì scorso 12 aprile a una 15enne, alla fermata Talenti della T1 a Firenze, sull’omonimo viale in zona Isolotto.

“Erano le 17,20 e mia figlia era sulla tramvia vicina alle porte – racconta Gioietta, la mamma – Aveva appena finito di parlare con un’amica e stava rimettendo il cellulare in tasca, nello stesso momento le porte si stavano aprendo. Lo scippatore ha atteso questo momento, probabilmente perché è quello in cui è più facile agire: le ha strappato il telefono di mano, è uscito dal tram, le porte si sono richiuse e lui è andato in direzione Batoni a piedi. È il modus operandi di questo genere di scippo, guardano chi è più distratto al cellulare e operano vicino alle porte, nell'istante in cui stanno per chiudersi. Lei ha cominciato a urlare ‘aiuto, aiuto’. Qualcuno ha tirato il freno di emergenza, sentendola gridare, ma ormai lui era lontano” “Il delinquente – continua la madre –, mi ha detto mia figlia che era un uomo adulto, alto, non si vedeva bene in faccia perché era celato da un berretto con la visiera, probabilmente nordafricano o comunque straniero di carnagione olivastra. Ma non bisogna farne un discorso razziale o politico perché a me anni fa successe la stessa cosa in treno e a rubarmelo fu un ragazzo italianissimo. E tra tutti, chi ha aiutato mia figlia  in quel frangente sono stati una coppia di ragazzi di cui uno di origini extracomunitarie, che è stato con lei finché non sono arrivata io, le ha prestato il suo cellulare per chiamarmi, ha chiamata la sua amica per farle avere qualcuno vicino mentre mi aspettavano e l’ha consolata mentre urlava e piangeva, visto che in quel momento lei era completamente sotto choc. Semmai sottolineerei come si sono aiutati tra ragazzi, quando si dice che le nuove generazioni non hanno più solidarietà, sono disinteressate a tutto: questa è la dimostrazione del contrario”. “Non se l’aspettava, era anche un cellulare relativamente nuovo, per lei è stato un fatto traumatico – conclude Gioietta – Abbiamo fatto denuncia ai carabinieri, e abbiamo bloccato il cellulare e pure la sim, ma sembra serva a poco perché è uso rivenderlo a singoli pezzi di ricambio. Ci hanno riferito che succede spesso soprattutto verso piazza Paolo Uccello. Lei ci è rimasta male, ora non vuole più andare in tramvia: invece non deve smettere, piuttosto prestare la massima attenzione. Ed è questo il senso della mia segnalazione: avvisare su questo tipo di furto, bisogna prestare la massima attenzione e certo mi ha stupito il fatto che non ci siano telecamere dentro la tramvia, a differenza degli autobus, ma solo alle fermate e questo complica le indagini”.

 

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