Sciopero Sgombero a Mondo Convenienza Operai bloccano il passaggio, arriva la polizia

Camion fermi all’uscita dei magazzini di Capalle: decine di agenti per liberare la strada. Il sindaco chiede un tavolo di crisi

Sciopero Sgombero a Mondo Convenienza  Operai bloccano il passaggio, arriva la polizia

Sciopero Sgombero a Mondo Convenienza Operai bloccano il passaggio, arriva la polizia

di Barbara Berti

Alcuni furgoni per effettuare le consegne sono riusciti a uscire dal magazzino, ma la protesta va avanti. A Mondo convenienza di via Gattinella, a Campi Bisenzio, ieri si è consumata un’altra giornata di fuoco con i lavoratori ancora in sciopero e la polizia che è intervenuta ben due volte. Da sette giorni, sotto le bandiere del SiCobas, una trentina tra facchini, montatori e autisti della società che ha in appalto il servizio di consegna per conto dell’azienda di mobili, hanno incrociato le braccia per rivendicare i loro diritti: la denuncia sindacale racconta di turni di 1014 ore per 6 giorni la settimana e di straordinari non pagati, in un gioco di appalti e subappalti. E così i lavoratori da una settimana si sono accampati subito fuori i cancelli dell’azienda, con camper e tende, per chiedere il rispetto dei diritti.

L’azienda, che non risponde alla richiesta di confronto con il sindacato, ha ottenuto l’intervento delle forze dell’ordine per ripristinare la situazione, dando vita a due tentativi di sgombero, il primo durante la mattina, e qualche ora più tardi "il secondo violento sgombero della polizia per far passare i camion", come denunciato dai SiCobas, sottolineando che "la paura l’abbiamo buttata via tanto tempo fa e qua non si arrende nessuno. Resistiamo fino alla vittoria contro questa azienda di caporali e sfruttatori".

Il sindacato racconta che le forze del’ordine "con decine e decine di poliziotti dei reparti antisommossa sgombera i cancelli strattonando e trascinando i lavoratori che protestano pacificamente".

Ma "far passare camion carichi di mobili di un’azienda sotto processo per sfruttamento e caporalato non può essere più importante della vita di chi si spacca la schiena a lavorare" tuonano i SiCobas. Per Luca Toscano, coordinatore SiCobas per l’area di Prato e Firenze, "fa ‘strano’ vedere la polizia qui, con tutti i mezzi parcheggiati in questa zona industriale dove è il segreto di pulcinella che questi sono i capannoni del lavoro nero e dello sfruttamento". Toscano ricorda che "qui le poche aziende che hanno riaffermato il rispetto delle regole sono quelle dove il sindacato è riuscito a entrare e riportare il rispetto dei diritti minimi".

Il primo cittadino Andrea Tagliaferri si è recato proprio ieri al magazzino e dopo l’incontro con i lavoratori in sciopero "si è attivato richiedendo alla Regione di aprire un tavolo all’Unità di crisi in modo da esaminare la situazione denunciata", si legge in una nota del Comune. Al momento, però, l’azienda pare non abbia dato alcuna disponibilità per un eventuale incontro. "L’intenzione dell’amministrazione è di coinvolgere anche le altre istituzioni del territorio e le organizzazione sindacali al fine di intervenire al meglio a tutela dei lavoratori per l’applicazione di un adeguato contratto nazionale di riferimento", si legge ancora nella nota.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro