Il Pd va subito in fibrillazione per la mozione proposta dalla consigliera dem (di area Schlein) Donata Bianchi e approvata in commissione Ambiente, vivibilità urbana e mobilità, presieduta da Leonardo Calistri che sarà portata al voto in consiglio comunale. Dopo una ripulitura di scadenze e termini, il Pd l’ha fatta propria, non senza qualche mal di pancia. Anche perché la proposta ha già ricevuto l’endorsement del gruppo di Fratelli d’Italia.
Il Pd, nella mozione, invita la giunta a verificare la possibilità di utilizzo dell’App Move-in, acronimo di monitoraggio dei veicoli inquinanti. Si tratta di un dispositivo già sperimentato dalla Lombardia, studiato anche da Piemonte ed Emilia Romagna che promuove modalità innovative per il controllo delle emissioni delle auto attraverso il monitoraggio delle percorrenze, tenendo conto dell’uso effettivo del veicolo e dello stile di guida.
Praticamente anziché bloccare del tutto i veicoli inquinanti, utilizzando la App, si consente a chi fa pochi chilometri di poter continuare a usare l’auto senza doverla cambiare: per tanti anziani, ma non solo, sarebbero costi inaccessibili.
Intanto ieri è entrato in vigore lo stop sui viali (da piazza Beccaria a piazza della Libertà) ai diesel euro 5, un provvedimento che era stato studiato dall’assessorore Andrea Giorgio che è della stessa corrente dem (schleiniana) di Bianchi. Inevitabili qualche dissapore interno. Anche se sembra che non ci sia stato il tempo, in vista della scadenza del primo settembre, di studiare se il sistema potesse fare al caso di Firenze.
Che sarà si vedrà. Mentre il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e il consigliere Jacopo Cellai lunedì, alla ripresa dei lavori dell’assemblea cittadina, chiederanno se c’è l’intenzione di sperimentare Move-in. "Teniamo a sottolineare che questa iniziativa è stata proposta non dal centrodestra ma dal gruppo Pd a Palazzo Vecchio, che l’ha concretizzata con l’approvazione della mozione in commissione 6".
Ilaria Ulivelli