
Alcuni membri dell'Associazione Sant'Angelo Aps
San Casciano Val di Pesa (Firenze), 2 maggio 2019 - Un gioiello incastonato tra San Casciano Val di Pesa e Greve in Chianti, la chiesa di Sant'Angelo Vico l'Abate e il complesso che la circonda, tornerà a nuova vita. Dopo più di 50 anni di abbandono i residenti del luogo hanno infatti deciso di riunirsi in un'associazione, che porta il nome della chiesa, per iniziare un lunga e costosa operazione che porterà non soltanto a ristrutturare l'edificio, investimento questo che sarà sostenuto dall'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, proprietario dell'immobile, ma a riqualificare l'intero complesso circostante attuando per di più un progetto di grande valenza sociale. E' il presidente dell'Associazione Sant'Angelo APS, Serafino Del Bravo, a spiegare come tutto ha preso le mosse. “Con la costruzione di una piccola chiesa nel paese più vicino e l'abbandono da parte dei contadini delle attività ubicate nei terreni circostanti, intorno agli anni '50- '60 – racconta - la parrocchia perse la sua funzione di aggregazione e fu abbandonata. Nel 2015 noi abitanti del luogo abbiamo pensato che potevamo fare qualcosa, dando vita a una vera e propria opera di cittadinanza attiva”. E quella che all'inizio sembrava solo un'unione di intenti, nel novembre scorso è invece diventata una vera e propria associazione con obiettivi ben chiari. “Il nostro è un progetto di relazione – prosegue Del Bravo – che prevede sia l'utilizzo dei locali, sia del terreno circostante dove, attraverso la costituzione di una cooperativa agricola che nascerà a fine maggio, metteremo in atto l'agricoltura sociale per il reinserimento di persone in difficoltà”. Oltre all'Istituto Diocesano c'è anche un altro soggetto che ha deciso di sposare questa iniziativa. “Si tratta della Parrocchia di Gesù Buon Pastore di Casellina (Scandicci). Il parroco, don Giovanni Paccosi, stava cercando un luogo di aggregazione nel verde, dal momento che la sua parrocchia non ha neanche un metro di giardino e ha perciò deciso di entrare alla pari nell'Associazione”. Nel frattempo, un “concorso di idee”, lanciato dalla Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze, ha permesso di capire quali sono le opere da effettuare “e i lavori di cui si occuperà l'Istituto Diocesano, con il contributo di Fondazione CR Firenze, inizieranno entro l'anno”. Per il futuro sono previste iniziative finalizzate a far conoscere il progetto e incentivare la raccolta di fondi. Una di queste, che si è svolta nel ponte del 1° maggio a cura di ShowFlowers Italy, ha portato nel piccolo borgo oltre 1000 persone offrendo workshop, musica, laboratori, allestimenti e tavole rotonde. Quanto ai prossimi appuntamenti “il 10 maggio, dalle 9,30 alle 17,00 – conclude Del Bravo – ci sarà un convegno sull'agricoltura sociale, alla presenza del sacerdote fondatore della cooperativa di Capodarco (Roma)”. Mentre il 12 maggio protagonista di una cena-spettacolo, sempre finalizzata alla raccolta fondi, sarà il celebre attore fiorentino Fabrizio Pinzauti, che ha deciso di mettere la propria arte al servizio del progetto. Per informazioni sugli eventi e sull'associazione è possibile scrivere a: [email protected]. Ilaria Biancalani