Dove dormire, mangiare e lavarsi. Ecco la guida di Sant'Egidio per i senzatetto

Rivolta a immigrati e nuovi e veccchi poveri

Teatro della Pergola, presentata la guida della comunità di Sant'Egidio (NewPressPhoto)

Teatro della Pergola, presentata la guida della comunità di Sant'Egidio (NewPressPhoto)

Firenze, 15 marzo 2018 - La guida 'Dove dormire mangiare lavarsi' della Comunità di Sant'Egidio, la cui nuova edizione (la quarta) è edita nel 50 esimo anniversario della Comunità, è una bussola per aiutare e essere aiutati e, d'altra parte un “termometro” che in un certo senso misura la temperatura della solidarietà a Firenze.  

E' destinata principalmente ai senza fissa dimora, a persone e famiglie in difficoltà, a immigrati, ex detenuti, operatori del sociale, associazioni, comunità e parrocchie. 

La guida è stata presentata oggi nel Teatro della Pergola, su invito della Comunità di Sant'Egidio e del Direttore Marco Giorgetti. Con i rappresentanti di Sant'Egidio e il Direttore della Pergola, sono intervenuti Sara Funaro, assessore alle Politiche sociali del Comune di Firenze; Ugo Bargagli Stoffi (Fondazione CR Firenze); Francesca Ciraolo direttrice sanitaria dell'ospedale di Santa Maria Nuova; il direttore di Sollicciano Fabio Prestopino.  "50 anni sono una preziosa indicazione anche per il nostro futuro - spiega Serena Fabbrini, che coordina il servizio di Sant'Egidio ai senza fissa dimora - Ci parla innanzitutto di fedeltà alla Buona Notizia del Vangelo, ai poveri, alla nostra città. Ci parla di tanti legami umani che negli anni, fino ad oggi, hanno creduto a un 'noi', che hanno scelto per l’amicizia e la gratuità per cambiare il mondo. Ci parla di gente diversa; africani e europei, giovani e anziani, ricchi e poveri che desiderano camminare insieme lungo questa via". 

Per celebrare questo anniversario, "è stata posta davanti alla chiesa di Sant’Egidio a Roma, la statua di un uomo senza casa raffigurato sdraiato su una panchina. Il viso è nascosto da una leggera coperta che lo avvolge tutto. Tutto tranne i piedi feriti, come quelli di Gesù. I poveri sono vicini al cuore della Comunità, anche quelli di Firenze". "Dove" è un'aiuto che verrà consegnato direttamente nelle loro mani, ma la guida è molto richiesta da servizi sociali (anche da Comuni limitrofi), ospedali (soprattutto Pronto soccorso), associazioni di volontariato e non.  Ne saranno distribuite gratuitamente 1500 copie ai senza fissa dimora, a persone e famiglie in difficoltà, immigrati ed ex detenuti, e agli operatori del sociale. 

La pubblicazione è stata resa possibile grazie alla Fondazione CR Firenze, Fondazione “Il cuore si scioglie Onlus”, e all'8 per mille della Cei  Qualche numero sulla guida  18 luoghi dove mangiare  17 dove dormire  5 dove lavarsi  9 dove curarsi (esclusi ospedali e ambulatori) (1 in +)  32 centri di ascolto (7 in +)  10 consulenze legali (1 in +)  20 distribuzione di vestiti (3 in +)  19 pacchi alimentari (3 in +)  12 info sul lavoro (6 in +)  7 per donne vittime di violenza e\o tratta (3 in +)  4 micro credito (1 in +)  20 scuole di italiano (2 in +)  7 associazioni in carcere  6 residenziali per carcere  Senza fissa dimora raggiunti portando loro la cena per strada  Quanti  200 – 250 ogni settimana  Chi sono:  Stranieri 60%, così distribuiti per provenienza:  Africa:  - profughi richiedenti asilo (Somalia, Etiopia, Mali), in maggioranza uomini  - Marocco, Egitto, Tunisia: giovani di recente immigrazione o persone che stanno qui da molti anni e che a periodi alterni hanno bisogno di un aiuto  - Zingari romeni, soprattutto donne  Italiani 40%:  - anziani con una casa, ma che non ce la fanno con la pensione oppure usano la pensione per aiutare i figli  - senza casa  - adulti (50/60 anni): pochi anni alla pensione ma che non sono più in grado di lavorare (invalidità non tale da dare diritto ad un sussidio; problemi psichiatrici più o meno gravi…); persone che lavoravano in proprio con piccole ditte di riparazioni, o operai giovani (20/40 anni) che spesso hanno lavorato all’estero (Germania), come lavapiatti, cameriere, aiuto cuoco, e che per la crisi sono rientrati e non riescono a reinserirsi nel mondo del lavoro.  Altre cause: problemi psichiatrici, tossicodipendenza e alcolismo  In un anno Sant'Egidio distribuisce circa 15.000 pasti.  Il martedì distribuzione di vestiti: in un anno sono venute oltre 100 persone (chiedono soprattutto: coperte, sacchi a pelo, scarpe)  La Comunità raggiunge 100 famiglie (con bambini, con disabili) attraverso pacchi alimentari, vestiti, soprattutto rapporti di amicizia.  Oltre 100 anziani sono aiutati a rimanere a casa loro (nei diversi quartieri)  800 le persone che hanno partecipato al Pranzo di Natale  400 stranieri frequenano gratuitamente le scuole di italiano di Sant'Egidio.  In queste attività sono coinvolte circa 200 persone di ogni estrazione sociale: dallo studente al professionista, dal medico al muratore, dal pensionato all’insegnante, dall’impiegato al badante; di ogni età, dai 14 ai 98 anni!  Sono in aumento gli anziani (anche i cosiddetti “grandi” anziani) che aiutano in particolare: nelle attività in carcere, nei centri di prima alfabetizzazione per richiedenti asilo. Sono tutti di ogni provenienza: italiani, ma anche persone dell’America Latina, dall’Europa dell’Est, dall’Asia, dal Medio Oriente, dall’Africa, studenti dal nord America. Molti aiutano nei centri di prima alfabetizzazione per richiedenti asilo (chi ha maggiore dimestichezza con la lingua)  e nella preparazione e distribuzione delle cene itineranti per i senza fissa dimora.

 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro