EMANUELE BALDI
Cronaca

Salvini e Nardella, 48 ore di veleni. Renzi: "I leader ti hanno dato il bidone"

Il ministro: "Distinguere tra buoni e cattivi è figlio di quella presunta superiorità culturale che la sinistra non ha più". E intanto il leader di Italia Viva usa il sarcasmo: "La Fortezza oggi è Debolezza da Basso: non c’è nessuno...".

Salvini e Nardella, 48 ore di veleni. Renzi: "I leader ti hanno dato il bidone"

Salvini e Nardella, 48 ore di veleni. Renzi: "I leader ti hanno dato il bidone"

Non c’era stato alcun comitato di benvenuto alla vigilia, figurarsi un ’Arrivederci, tornate presto a trovarci’ ieri mattina. Tra il sindaco Dario Nardella e il leader della Lega Matteo Salvini sono stati giorni di dardi avvelenati scagliati da una parte all’altra della barricata.

’Indigeribile’ per il primo cittadino l’adunata sovranista alla Fortezza da Basso il quale – pur con la precisazione che "Firenze non caccia nessuno, ma è incompatibile con i valori dell’ultradestra" – ieri è salito al piazzale Michelangelo per sorreggere insieme a tanti altri fiorentini la battuta dell’Europa. Dopo le schermaglie dei giorni scorsi i due ieri sono comunque tornati a becchettarsi. Ha iniziato per primo Salvini che alla Fortezza ha attaccato così:

"Buon santo Natale a tutti voi, lo dico subito sperando che a sinistra nessuno si offenda" e "un bacione a Nardella, che ha introdotto il divieto di visitare i musei per alcuni..." facendo riferimento alla polemica sollevata dal sindaco in merito alla decisione del direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, di accogliere una delegazione di leghisti e colleghi sovranisti europei. "È stata veramente una caduta di stile che sinceramente da Nardella non mi aspettavo – ha rincarato poi la dose Salvini – chiunque venga a visitare i musei italiani ha il mio plauso e il mio ringraziamento perché porta la cultura del rinascimento dell’Italia nel mondo. Distinguere tra buoni e cattivi è figlio di quella presunta superiorità culturale che la sinistra non ha più da anni". "Noi cerchiamo lo scontro? Non abbiamo usato parole offensive nei suoi confronti né nei leader degli altri partiti dell’ultradestra. – la replica di Nardella nel pomeriggio – Semplicemente abbiamo detto che non vogliono un’Europa forte, vogliono sfasciarla e proporre una vecchia idea fallimentare di nazionalismi che si combattono fra di loro. Firenze e la sua storia portano valori esattamente opposti. E da qui li riaffermiamo con orgoglio insieme al nostro amore per la democrazia, la libertà e per un’Europa più forte".

Dall’assemblea di Italia Viva a Roma intanto anche Matteo Renzi ha trovato il tempo per punzecchiare il minitro: "Salvini riunisce i sovranisti a Firenze, ha scelto la città giusta: l’unica città che è per definizione città universale, i fiorentini i soldi li hanno fatti grazie alla globalizzazione – le sue parole – Ha scelto di stare alla Fortezza da Basso che oggi è Debolezza da Basso perché non c’è nessuno, gli hanno dato il bidone in tanti, povero Salvini".

"Da un ministro delle infrastrutture – l’affondo del parlamentare dem Federico Gianassi – ci si aspetta che se viene a Firenze dia risposte sui 30 milioni che il suo ministero ha sottratto alla realizzazione delle tramvie o dei 55 milioni che il suo governo ha perso per lo Stadio, senza trovare una soluzione come è stato fatto per Venezia. Invece Salvini organizza la festa dell’estrema destra europea con slogan e parole incompatibili con la storia, i valori e la cultura di Firenze".