Sono usciti con l’amaro in bocca i genitori che hanno assistito all’audizione della Asl nell’ambito della seduta congiunta della quarta e sesta commissione consiliare del Comune di Sesto. Se qualche dato è stato precisato infatti molte domande restano ancora senza risposta: "Avremmo voluto chiarire alcuni punti– dice Letizia Marchese portavoce del Comitato Action Salmonella – se, visto che la causa della salmonella pare legata ai pomodorini, la tossinfezione sarebbe potuta avvenire se questi pomodorini fossero stati lavati e trattati correttamente. In realtà alla fine della commissione abbiamo rivolto questa domanda agli esponenti Asl presenti che si sono limitati ad un sorriso, senza rispondere". Nessuna certezza sul punto ma in commissione l’Amministratore unico di Qualità&ServiziFossati ha fatto sapere che l’azienda ha acquistato un nuovo macchinario e prodotti per disinfettare.
Dalla seduta è emerso in tutta evidenza anche il ‘difetto di comunicazione’ per il quale la Asl avrebbe saputo solo il mercoledì dei primi casi quando, in realtà, il primo accesso in ospedale di un bambino colpito dalla tossinfezione sarebbe stato il sabato precedente: "E’ vergognoso – dice Marchese – perché in questi casi si ha a che fare con la salute delle persone, noi non sappiamo da chi dovevano partire le segnalazioni ma sicuramente qualcosa non ha funzionato ed è grave". Restano molte zone d’ombra – commenta anche il presidente della sesta commissione Daniele Brunori – "soprattutto sulla questione della propagazione della tossinfezione.
Durante l’ultima seduta delle Commissioni, si è avuta la netta sensazione di trovarsi di fronte a uno scaricabarile di responsabilità tra Qualità e Servizi, Comuni, Asl, Direzione Meyer e pediatri. Questa frammentazione di ruoli , senza un chiaro coordinamento, ha evidenziato una preoccupante incapacità di affrontare emergenze di tale portata. Appare evidente come, in caso di un nuovo episodio, ci ritroveremmo nella medesima situazione".
"Spero – commenta invece il consigliere di Italia Viva Toccafondi - che nessuno abbia intenzione di ipotizzare che sia stato un evento imponderabile, non contemplato da protocolli e procedure esistenti. Spero che nessuno voglia pensare di dare la colpa al fato e al destino".