Rissa tra senzatetto a Torregalli: "Caos e sangue sparso in terra"

Uno dei due finisce al pronto soccorso. Sul posto i carabinieri, la Uil: "Sicurezza del personale a rischio"

Rissa tra senzatetto a Torregalli: "Caos e sangue sparso in terra"

Rissa tra senzatetto a Torregalli: "Caos e sangue sparso in terra"

Zuffa tra senza fissa dimora all’ingresso di Torregalli. Il fatto è successo l’altra mattina verso le 6 in un’area dell’ospedale dove ormai sono in diversi a bivaccare. Una lite furibonda, finita con i carabinieri sul posto che hanno portato via uno dei due, mentre l’altro si è fatto medicare proprio al pronto soccorso. Una scena assurda, raccontano diversi cittadini che vi hanno assistito, con l’intera zona messa a soqquadro e sangue sparso nel corridoio. Una situazione che è anche di difficile soluzione; un caso sociale che coinvolge persone evidentemente disagiate, ma anche un problema per i pazienti, gli operatori sanitari e i parenti di chi sta male. Giorni addietro proprio alcuni parenti di persone ricoverate in pronto soccorso avevano denunciato la difficoltà ad attendere nella sala d’aspetto, di notte trasformata in un dormitorio per i senza fissa dimora. E anche l’ingresso sul retro dell’ospedale ugualmente è diventato una sorta di ostello per diversi homeless che la sera si accampano coi loro sacchi a pelo, bivaccano, bevono dormono fino alle 6 quando arriva la guardia giurata a prendere servizio e li fa allontanare. Non mancano le proteste soprattutto per la situazione del pronto soccorso. Sul fronte dei lavoratori è il delegato Uil Fpl Alfredo Mazzerella: "Questa situazione è davvero assurda e potenzialmente a rischio per la sicurezza dei lavoratori. Auspichiamo un intervento risolutivo da parte dell’Azienda sanitaria per garantire l’incolumità di chi lavora in ospedale, dei pazienti e dei loro parenti. Come sindacato continueremo a seguire la cosa fin quando non sarà risolta".

"Da anni la Direzione dell’ospedale – fa sapere la Usl Centro – si sta occupando di gestire la presenza dei senza dimora che stazionano nei pressi del Nuovo San Giovanni di Dio. Le soluzioni vengono di volta in volta modulate con piani stagionali specifici. D’inverno di notte, i senza dimora che si introducono nei locali del Pronto Soccorso vengono fatti uscire dal vigilantes in servizio notturno, per essere accompagnati al chiuso sul retro della galleria dell’ospedale, in un ambiente distaccato dalla sala di attesa ma comunque protetto per il riparo invernale. La Direzione del presidio ha chiesto la collaborazione anche delle realtà territoriali e dei soggetti che si occupano di progetti di accoglienza e che insieme all’ospedale sono a conoscenza della complessità del problema. Per disincentivare lo stazionamento nei pressi del presidio ospedaliero, durante l’anno vengono effettuati dagli operatori Alia, su richiesta della Direzione, sgomberi organizzati di tutti gli oggetti abbandonati. Da parte della Direzione sanitaria continua l’impegno per garantire i massimi livelli di sicurezza per gli utenti e per i dipendenti che accedono all’ospedale".

Fabrizio Morviducci

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