
La villetta di via Roma confiscata alla mafia sta per diventare la nuova casa per 10 persone in situazione di emergenza abitativa
Da simbolo di criminalità a luogo di accoglienza: una villetta di via Roma sta per diventare la nuova casa per 10 persone in situazione di emergenza abitativa. Fu confiscata nel 2022 alla mafia cinese; l’anno dopo è passata di proprietà al Comune di Bagno a Ripoli. Ma nel giro di pochi giorni i sigilli furono rotti e fu occupata. Solo all’inizio del 2024 le forze dell’ordine sono riuscite a sgombrarla: dentro trovarono una decina di occupanti abusivi di origine rumena, di cui due minori. Ora è pronta a rinascere e accogliere altre 10 persone, ma aventi diritto.
Sui suoi due piani più mansarda e garage, oltre a un giardino, la villetta di oltre 200 metri quadri è stata totalmente ristrutturata (mancano ancora pochi dettagli per finirla) con un investimento di circa 340mila euro cofinanziati da Regione e Comune. I lavori hanno permesso la predisposizione di una decina di posti letto in 7 camere. Presenti sei bagni, una cucina e uno spazio comune nella mansarda. Mancano solo gli arredi, spiega il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti, ma verranno scelti col nuovo soggetto che gestirà la struttura, ente da individuare tramite bando pubblico attraverso la Società della Salute Fiorentina sud-est. Poi la villetta diventerà operativa, per ospitare per periodi più o meno lunghi famiglie o persone singole che hanno bisogno urgente di un tetto sotto il quale vivere dopo uno sfratto o difficoltà economiche o problemi familiari. "Mancano solo alcune rifiniture, poi la ristrutturazione sarà terminata entro fine marzo – spiega l’assessore Corso Petruzzi -. Abbiamo scelto una soluzione di co-housing per offrire una struttura flessibile, con moduli di alloggio diversi per rispondere a una casistica più vasta in base alle necessità che emergono". Un appartamento con le stesse finalità è già attivo in via Simone degli Antelli.