
Il Teatro di Rifredi di Firenze apre la stagione con A.K.A. Also Known As di Daniel J. Meyer, una storia toccante sull'integrazione e la xenofobia.
Il Teatro di Rifredi di Firenze conferma nella stagione 2024/2025 il suo ruolo di spazio di ricerca e innovazione. La stagione prenderà il via domani con la prima nazionale di A.K.A. Also Known As del giovane drammaturgo argentino/spagnolo Daniel J. Meyer (Premio MAX Awards 2019 e Butaca Awards 2018), con Vieri Raddi (nella foto) diretto da Angelo Savelli, che ha da poco festeggiato 50 anni di palcoscenico. Traduzione di Manuela Cherubini, scenografie di SKIM, musiche di Jaidem, Lupus Mortis, Vieri Raddi.
Lo spettacolo, in scena fino al primo dicembre, è prodotto dal Teatro della Toscana, con il contributo di Gobierno de España Ministerio de Cultura Inaem, e racconta le dolorose vicissitudini di un tranquillo adolescente di origini straniere che si trova ad affermare il proprio desiderio di integrazione in una società minata dalla xenofobia.
Il testo porta in scena la storia di Carlos, un adolescente di Barcellona, pienamente inserito nella comunità in cui vive e alle prese con tutti i normali problemi dei ragazzi della sua età, comprese le prime avventure sentimentali. Ma Carlos non è un autoctono. È stato adottato ancora piccolissimo e proviene da uno di quei paesi martoriati dalle guerre o dalla povertà. Eppure, Carlos si sente profondamente spagnolo e come tale lo considerano i genitori e gli amici. Ma a un certo momento deve scontrarsi con la xenofobia di una parte della società e con il freddo rigore della legge che lo porteranno addirittura in carcere. Nonostante questo, Carlos non perde mai la fiducia in sé stesso e in una società giusta e inclusiva.