Le bollette ’premianti’ della Taric non fermano il caro rifiuti. Nel 2024 il costo del servizio effettuato da Alia sul territorio comunale sfonderà i tre milioni e centomila euro. Nel 2023 il Comune di Fiesole ne aveva pagati 2 milioni e 800mila euro. Il piano finanziario è stato recepito dall’amministrazione comunale a luglio ma è con l’arrivo delle bollette di questi giorni, con scadenza metà settembre, che i fiesolani hanno preso coscienza del rincaro, ricalcolato retroattivamente da gennaio.
"È vero – ammette l’assessore Andrea Cammelli, che ha la delega sui rifiuti – le utenze domestiche pagheranno mediamente un 12 per cento più. Teniamo conto che questi rincari sono stati decisi a livello di Ato e dal gestore Alia sulla base di accordi pregressi e che il sistema di calcolo della Taric ha permesso di ammortizzare il rincaro, almeno in parte".
Coloro che infatti hanno correttamente differenziato oltre l’80% dei rifiuti hanno avuto degli sconti in fattura. "Il porta a porta è stato deciso per migliorare l’ambiente perché è quello che funziona di più per differenziare i rifiuti ma è innegabile che è anche il più caro. La valutazione sui costi – prosegue Cammelli – a mio avviso si potrà comunque fare solo a fine anno, quando la Taric sarà davvero a regime".
Differenziare è anche la parola d’ordine per le utenze non domestiche; chi lo farà avrà una riduzione dei costi del 12%; in caso contrario scatterà un aumento di pari importo. "Sulle tariffe i Comune sono spettatori. Ma non sulla qualità del servizio. A Fiesole abbiamo un tavolo aperto con Alia. Al primo punto – conclude Cammelli – c’è l’apertura del punto di raccolta".
D.G.