
Una volante della polizia
Firenze, 3 ottobre 2018 - E' stato arrestato a 77 anni ed è finito ai domiciliari. L'uomo, titolare di fatto di un negozio di numismatica in via Cavour, avrebbe ricettato preziosi per un valore di almeno mezzo milione di euro, acquistandoli al nero e senza inserirli nel registro del negozio. Il 77enne è finito agli arresti domiciliari, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Fabio Frangini su richiesta della pm Christine Von Borries.
Secondo quanto spiegato dagli investigatori, l'uomo, già noto alle forze dell'ordine per reati dello stesso tipo, sarebbe diventato negli anni uno dei punti di riferimento per la ricettazione di merce rubata o comunque di provenienza sospetta. Riceveva i venditori al nero, sui quali sono in corso accertamenti da parte della squadra mobile, in una stanza sul retro del negozio, dopo aver abbassato la saracinesca per essere sicuro che nessuno lo disturbasse. In un caso uno dei suoi fornitori, un italiano residente all'estero, quando è stato fermato dalla polizia poco dopo essere uscito dal negozio aveva con sé una valigetta con 27.000 euro e 6.900 dollari. La cifra, sospettano gli investigatori, sarebbe stata pagata dal negoziante in cambio della merce. Nei giorni scorsi, nel suo negozio e nella sua abitazione, la polizia ha sequestrato centinaia di oggetti rubati o comunque di provenienza non certa, tra gioielli in oro, pietre preziose, orologi di lusso, argenteria e perfino alcuni reperti archeologici, che il 77enne utilizzava anche per arredare il salotto di casa.
Secondo quanto emerso, la licenza di 'compro oro', formalmente intestata alla moglie, era stata revocata nel 2011 poiché era stato accertato che l'attività era gestita di fatto dal 77enne, ritenuto non affidabile perché già noto per altri episodi di ricettazione. «Sorprende - scrive il gip - che nonostante la revoca della licenza l'esercizio commerciale sia rimasto aperto per oltre sette anni, senza che nessuno si sia mai preoccupato di controllare il rispetto del provvedimento».
Interrogato dal giudice, l'uomo avrebbe negato ogni responsabilità. La polizia lo ha sottoposto a fermo alcuni giorni dopo aver eseguito i sequestri degli oggetti, dopo averlo sorpreso mentre si allontanava in auto da casa, temendo che volesse fuggire all'estero. Il giudice, pur non avendo riscontrato il pericolo di fuga, ha disposto nei suoi confronti la misura della custodia cautelare ai domiciliari in base ai gravi indizi di colpevolezza e al pericolo di reiterazione del reato. Le indagini che hanno portato all'arresto, condotte dalla squadra mobile, sono partite da accertamenti degli agenti del commissariato di San Giovanni.