Renzi: "Nardella voterà per noi". L’ultima stoccata è sull’aeroporto

Il leader di Italia Viva all’ex delfino: "Caro Dario pensa a Firenze, per la campagna da segretario c’è tempo"

Il senatore Matteo Renzi ieri in piazza Santa Maria Novella

Il senatore Matteo Renzi ieri in piazza Santa Maria Novella

Firenze, 23 settembre 2022 - "A Dario Nardella dico che mi aspetto di vederlo difendere Firenze, non difendere il suo partito. Caro Dario pensa a Firenze: per la tua campagna a segretario del Pd c’è tempo. Oggi va difeso l’aeroporto di Firenze e non chi lavora contro gli interessi dei fiorentini". Botta e risposta al curaro fra Matteo Renzi e il sindaco Nardella a due giorni dal voto. Così se il sindaco fa spallucce e cita Lorenzo il Magnifico (‘Dica pur chi mal dir vuole. Noi faremo e voi direte’) il leader di Italia Viva lo invita invece a ispirarsi a Farinata degli Uberti ("che come raccontato da Dante Alighieri, fu l’unico a difendere a viso aperto Fiorenza dalla distruzione").

Il leader di Italia Viva approfitta del lancio della sua iniziativa di chiusura della campagna elettorale: un discorso sull’Europa oggi alle 13,30 al teatro romano di Fiesole, per attaccare l’ex delfino. "Ci aspettano – ha detto Renzi – sei mesi di rara difficoltà, l’Europa è chiamata a fare una scelta di fondo. La scelta si fa avendo chiara la casa comune europea. Salvini e Meloni stanno con Orban e Le Pen, i grillini e un pezzo di Pd che guarda ai grillini sta con Melenchon. Chi vuole stare con Macron e Renew Europe ha solo un voto possibile nella giornata di domenica prossima, il voto al Terzo polo".

Poi l’attacco a gamba tesa sull’aeroporto che è al centro della sfida nel collegio uninoninale cittadino per il Senato : "Se il voto conta, se il voto serve a qualcosa ci sono due candidate, entrambe rispettabili, la candidata Cucchi dice l’aeroporto di Firenze non si tocca, la candidata Saccardi dice l’aeroporto di Firenze va allungato. Se il sindaco di Firenze dice che lui è per l’aeroporto vuol dire che vota la Saccardi. Bravo Dario, hai fatto la scelta giusta". E poi ridendo, ma non troppo aggiunge: "Sono sicuro che nel segreto dell’urna anche Dario voterà per la Saccardi"

E a chi gli chiede che cosa ne sarà del Pd e dei rapporti con Itaia Viva dopo il voto risponde secco: "A Palazzo Vecchio e in Regione non cambierà nulla. A Firenze noi si va a doppia cifra o oltre. Che noi si prenda il 5 o il 15 per cento cambia poco. Penso che dopo il voto nel Pd fiorentino succederà quello che accadrà per i Dem nel resto del paese: ovvero ci sarà chi va con M5s e chi vuol fare il riformista. Poi non so se faranno un congresso o una scissione, ma una delle due la faranno. Auguri e in bocca al lupo. Però ai fiorentini riformisti del Pd dico: non fatevi fregare da chi vuol prendere il voto e portarlo ai grillini perché le politiche riformiste non possono essere nelle mani dei grillini e di Giuseppe Conte".

Pa.Fi.

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