Assalto contro il rapper all'uscita della discoteca. Ferito con un machete il bodyguard

I carabinieri indagano su un ’commando’ di una decina di persone. Forse all’origine una rivalità tra gang

La testimone dell’aggressione entra nella caserma dell’Arma per rendere deposizione

La testimone dell’aggressione entra nella caserma dell’Arma per rendere deposizione

Lastra a Signa, 29 novembre 2022 - L’obbiettivo era lui, il rapper Moro, marocchino,originario di Casablanca, vive in Francia. Terminata la sua esibizione alla discoteca ’Esmeralda’ di Lastra a Signa era appena uscito dal locale. Fuori, ad aspettarlo, ha trovato una gang di non meno di dieci persone con intenzioni tutt’altro che pacifiche. Uno scambio battute, provocazioni, risposte e subito il gruppo è partito all’attacco.

Chi ci ha rimesso di più è stato il bodyguard dell’artista, sua guardia del corpo: Erienne Hakim El Gaouzi, 35 anni, campione spagnolo di bodybuilding conosciuto tra gli appassionati del genere che però nonostante la mole e le sue inevitabili capacità d’incassatore, poco ha potuto sotto l’infuriare di colpi selvaggi, sferrati anche alla cieca.

Moro è riuscito in qualche modo a trovare riparo, Hakim ha avuto la peggio e nel tentativo di difendere il rapper è stato colpito con estrema violenza alla testa, forse con un machete. O almeno gli investigatori non lo escludono considerata la ferita spaventosa, vasta e profonda subita dalla guardia del corpo.

Le sue condizioni sono piuttosto gravi: per ora, ma solo per ora la prognosi dei medici del San Giovanni di Dio è di trenta giorni. Salvo complicazioni, però. Prognosi e tempi di piena guarigione sembrano destinati ad aumentare.

Marocchino di origine, spagnolo di cittadinanza, El Gaoui è ora ricoverato sotto stretta osservazione e i medici di Torregalli stanno valutando la possibilità di sottoporlo a una operazione.

Pochi sembra i testimoni oculari dell’aggressione, ma una è d’eccezione. Si tratta di Karima Zoubir, 36 anni, marocchina anch’essa: è la titolare della discoteca "Esmeralda" aperta in via dei Ceramisti 12, nella zona industriale lastrigiana di Stagno.

E’ Karima ad aiutarci a ricostruire e a tentare di capire almeno in parte il grave fatto. Ed è con molte probabilità che a lei devono dire grazie il rapper nordafricano Moro e lo stesso Hakim se sono in qualche modo riusciti ad evitare conseguenze peggiori.

Karima già sentita nella immediatezza dei fatti è stata convocata ieri pomeriggio in caserma dai Carabinieri di Signa, molto impegnati a stabilire dinamica dell’aggressione e almeno un movente possibile.

"No, no, in discoteca tutto ok, lo spettacolo è andato bene. E’ accaduto tutto fuori dal locale – dice Karima –. Moro aveva terminato da poco l’esibizione. E’ un rapper molto famoso, guardate sui social. Ripeto: tutto a posto. Appena sono usciti, Moro e il suo entourage, guardia del corpo compresa, mi sono accorto che qualcosa non andava, si sentivano rumori e urla nel silenzio delle tre passate di domenica mattina. Mi sono affacciata all’ingresso, sono uscita, e ho visto la scena: gli aggressori avevano aspettato Moro fuori, erano almeno dieci direi.

«Gli ho urlato ‘smettetela, ora chiamo la polizia’ e quelli, finita la sorpresa, sono scappati. Ma avevano già colpito. Ho detto tutto ai carabinieri" arrivati per i primi accertamenti. I militari di Lastra a Signa – sul posto non c’era più nessuno dei personaggi coinvolti – hanno cercato di ricostruire fatti e antefatti. Si parla di un litigio a fare da scintilla, ma sembra più una vendetta, una punizione poiché ieri, per quanto è dato a sapere al momento, non sarebbe accaduto alcunché di rilevante da ‘giustificare’ una simile spedizione punitiva. Qualcosa di pregresso, legato forse alla natura di gang di molti gruppi rapper animati da personaggi con una vita e trascorsi difficili.

giovanni spano

 

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