REDAZIONE FIRENZE

Raimondi, cervello di ritorno per la cardiologica pediatrica

Dieci anni fuori dall’Italia, l’ultima tappa a Parigi: "Adesso porto qui la mia esperienza"

Entra a far parte del Meyer, Francesca Raimondi (nella foto), cardiologa esperta di cardiologia pediatrica, in arrivo dall’hôpital Necker-Enfants malades di Parigi: guiderà la nuova unità di diagnostica cardiologica non invasiva dell’Azienda ospedalierà. La notizia è stata diffusa dallo stesso Meyer nella Giornata mondiale del cuore.

Raimondi, 45 anni e da oltre 10 fuori dall’Italia, entrerà in servizio a partire dal 16 ottobre. Raimondi, spiega il Meyer, "si è da sempre dedicata alla cardiologia pediatrica e fetale e in particolare alla diagnostica non invasiva delle cardiopatie congenite complesse (ecocardiografia, Tac e Rmn). Dopo 5 anni al Bambino Gesù di Roma, è volata a Parigi dove dal 2012 ha diretto l’attività di imaging cardiaco non invasivo nel Dipartimento di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica, Centre de reference des cardiopathies congenitales complexes. Parallelamente ha portato avanti un’intensa attività di ricerca in gruppi internazionali d’eccellenza".

"Dopo tanti anni all’estero – spiega – avevo il desiderio di mettere a disposizione la mia esperienza nel campo delle cardiopatie congenite e contribuire a una realtà dove la clinica e la ricerca si nutrono reciprocamente e dove l’entusiasmo dei giovani medici possa esprimersi al meglio migliorando sempre di più le cure offerte ai nostri piccoli pazienti". "Orgogliosi" del nuovo ingresso "di altissimo livello" che "conferma l’attrattività del nostro ospedale", si è detto Alberto Zanobini, direttore generale del Meyer la cui cardiologia da oggi, grazie al supporto della Fondazione Meyer, può anche contare su una risonanza magnetica 1.5 Tesla "in grado di applicare le più avanzate tecniche di imaging anche alla diagnostica delle patologie cardiache pediatriche".