
I residenti di Querceto ottengono il controllo di vicinato per combattere i furti, con il supporto del sindaco e della polizia.
Nessuna ronda ma un efficace, si spera, "controllo di vicinato". I residenti nella zona di Querceto hanno ottenuto quanto chiedevano dopo il notevole incremento di furti in abitazione registrato, in particolare, nei mesi estivi: "Nel secondo incontro che abbiamo avuto con il sindaco Lorenzo Falchi, dopo quello dei mesi scorsi abbiamo ricevuto una notizia positiva – dice il vicepresidente dell’Associazione Antico Borgo di Querceto - il fatto cioè che il sindaco era disponibile a firmare il protocollo d’intesa con il Prefetto per il controllo di vicinato, cosa che noi avevamo chiesto al Comune fin dal 2019 visto che il protocollo è dell’anno prima".
La richiesta era stata ribadita con forza anche nel corso dell’affollata assemblea del settembre scorso alla Casa del popolo di Querceto: "Per quanto ci riguarda – prosegue Ricci – noi siamo pronti: abbiamo già costituito il gruppo del borgo e abbiamo due nominativi da sottoporre al sindaco per il ruolo di coordinatore del gruppo. Il controllo di vicinato, infatti, prevede che tutte le cose potenzialmente sospette che i residenti vedono debbano essere comunicate ad un coordinatore che, a sua volta, dovrà tempestivamente contattare un referente della Polizia municipale che farà scattare le verifiche. Non si tratta, assolutamente, di ronde e non deve esserci neppure un intervento diretto se si vede qualche reato in corso ma si deve contattare subito il coordinatore per dare il via al percorso".
Nell’iter il Comune avrà una serie di adempimenti da fare previsti dall’articolo 3 del protocollo: innanzitutto una delibera ufficiale della giunta comunale, la partecipazione della polizia municipale al progetto e anche la predisposizione della cartellonistica per indicare che l’area in questione, in questo caso quella di Querceto, è sottoposta a controllo di vicinato, con tutte le conseguenze che ne derivano. "Siamo soddisfatti sicuramente la nostra proposta sia stata accolta – commenta Ricci – che anche perché il fenomeno dei furti non si è esaurito. Solo due settimane fa, tra l’altro, è stata presa di mira, per la seconda volta, la Casa del popolo con la sparizione degli incassi dalla cassaforte".
Decisamente calate rispetto ai mesi estivi, le incursioni nelle case ma questo, chiaramente, è dovuto ad una maggior presenza dei residenti nelle abitazioni in questo periodo visto il clima non proprio mite.