Quasi 3 chilometri e 900 metri su un viadotto Signa e Lastra, un ponte da 50 milioni di euro

di Lisa Ciardi

Si delinea con sempre più precisione l’aspetto del futuro ponte sull’Arno e della viabilità alternativa a via Roma e via Livornese. Il progetto è stato presentato ufficialmente ieri in Regione alla presenza del governatore Eugenio Giani, dell’assessora regionale all’ambiente Monia Monni, dei sindaci di Signa e Lastra a Signa, Giampiero Fossi e Angela Bagni, del vicesindaco di Scandicci Andrea Giorgi, dell’assessore all’ambiente e alla viabilità di Campi Bisenzio Riccardo Nucciotti, del direttore del settore mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico della Regione Enrico Becattini e del responsabile unico del procedimento Antonio De Crescenzo.

Il nuovo corpo stradale sarà lungo complessivamente 2.750 metri di cui 900 su viadotto (con altezza massima di 22 metri) nel tratto che supererà l’Arno e il doppio tracciato ferroviario. Il ponte, in particolare, avrà una struttura lineare e non sarà strallato come ipotizzato in passato. Previsto anche un percorso ciclo-pedonale di collegamento tra il parco fluviale di Lastra a Signa in riva sinistra e il parco dei Renai. L’opera è già finanziata con Fondi del Piano Sviluppo e Coesione per un importo complessivo di a 49,9 milioni di euro. L’inizio lavori è previsto nel 2024 e la conclusione (come per tutte le opere finanziate dal Piano) dovrà avvenire entro nel 2028. L’intervento prevede, oltre al ponte, alla strada e alla ciclabile, anche una cassa di espansione e specifici interventi di rinaturalizzazione e potenziamento ecologico.

"Si tratta di un’opera strategica non solo per l’area delle Signe e della Piana fiorentina – ha detto Giani - ma per tutto il sistema infrastrutturale della Toscana centrale. Migliorerà la sicurezza della circolazione e la fluidità del traffico in un progetto di riqualificazione complessiva, di incremento della competitività e della resilienza del territorio. Pensato in accordo con i sindaci, il nuovo ponte rivoluzionerà in senso positivo la mobilità coniugandola con la valorizzazione ambientale". "In passato si sono perse molte occasioni – ha detto Bagni – per esempio quando è stata realizzata la nuova tratta ferroviaria che passa da Lastra senza abbinarla a un ponte per le auto né a una ciclabile. Ora siamo di fronte a un passaggio storico". "I tracciati che vengono indicati come alternativi – ha concluso Fossi – sono molto più impattanti e non sarebbero altrettanto utili per i territori delle Signe, collocandosi troppo lontano dai due centri abitati".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro