CATERINA
Cronaca

Premi Rotary in memoria di Colombo

L'Hotel Baglioni di Firenze ha ospitato la cerimonia del Premio Columbus, conferendo riconoscimenti a Salvatore Settis, Marco Bitossi e Sara Lucatello per cultura, impresa e scienza. Il premio celebra la scoperta dell'America e meriti di eccellenza in vari campi.

Ceccuti

Sabato scorso in occasione delle celebrazioni del giorno in cui Cristoforo Colombo arrivò nel Nuovo Mondo, l’Hotel Baglioni di Firenze ha ospitato la cerimonia per il conferimento della XLIII edizione del Premio Columbus, promosso dal Rotary Club Firenze Est, quest’anno presieduto da Michele Reali. A ricevere i vari riconoscimenti di categoria sono stati Salvatore Settis per la cultura, Marco Bitossi per l’impresa e Sara Lucatello per la scienza. Come da tradizione, ad affiancare il premio è stata una conferenza colombiana, condotta quest’anno all’ammiraglio Cristiano Bettini, già Premio Columbus 2007 con l’Accademia di Livorno - che ha ricordato Colombo e la sua sfida atlantica. Uno sguardo ai premiati: "L’archeologo Salvatore Settis - spiegano gli organizzatori - è stato direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa; in America ha diretto il Getty Center for the History of Art and the Humanities di Los Angeles negli anni ’90 e, a Genova, ha ricevuto il Grifo d’Oro del Comune. Marco Bitossi è un imprenditore toscano, leader del gruppo Colorobbia, primo fornitore per la decorazione di prodotti ceramici a livello internazionale, con aziende presenti in tutto il mondo, tra cui la più recente avviata negli Stati Uniti d’America. Sara Lucatello, astronoma dell’Inaf di Padova, è presidente della European Astronomical Society e si è sicuramente trovata a suo agio nella città dell’astronoma più nota della nostra epoca, l’indimenticabile Margherita Hack". Fin dalla fondazione nel 1948, il Premio Columbus ha assunto il duplice connotato della celebrazione della scoperta dell’America e del riconoscimento di alti meriti ad illustri personalità che in ogni campo abbiano dimostrato lo stesso spirito di "Costruttori di civiltà" che animava il grande navigatore genovese.