Pranzi e cene senza pagare: espatriata In Lituania la primula rossa dei ristoranti

Ogni volta al conto scappava: il ’via del Prefetto eseguito dalla Questura

Pranzi e cene senza pagare: espatriata  In Lituania la primula rossa dei ristoranti
Pranzi e cene senza pagare: espatriata In Lituania la primula rossa dei ristoranti

C’è chi non ha resistito al gusto della battuta: "L’ultimo pasto a scrocco se l’è fatto sull’aereo...". Finisce – per ora? – la parabola...culinaria fiorentina a sbafo di Joanna (nome di fantasia) la 50enne che per settimane ha seminato...chiodi in vari ristoranti del centro. Palato fine, e serpenti in tasca, non ha mai pagato un conto. Vai a sapere se perché non poteva, o se perché il vizietto la...divora: la Polizia dopo l’ultimo ’affronto’ l’ha imbarcata su un volo di sola andata per la Lituania via Germania, con la collaborazione della Polizia tedesca. Destinazione Vilnius, capitale del Paese d’origine della donna. La signora della forchetta è stata, gergo tecnico, ’allontanata’; procedura per gli stranieri comunitari espulsi. Provvedimento eseguito dalla squadra Espulsioni dell’Ufficio Immigrazione della Questura. Ora al di là delle battute la donna ne aveva combinate tante. Mica sono state indolori le sue imprese. A fine marzo, doppietta a tavola in via Carducci e in piazza Santa Felicita. Con denunce della Polizia e della Municipale per insolvenza fraudolenta e minacce aggravate. Clienti infastiditi. E un fatto scabroso, in via Pietrapiana: un coltello preso dallo zainetto e spianato in faccia agli inseguitori, titolari e dipendenti, pur di farsi largo. Molti poi i clienti infastiditi. L’ultima cena domenica in piazza della Signoria. Fermata, nello zaino aveva martello, coltello e tenaglia, documenti di un’altra persona. Rubati.

La tecnica dei conti in sospeso: ufficialmente senza fissa dimora, la signora si presentava a tavola (conti medi: da 20 a 80 euro, l’appetito viene mangiando) in modo decoroso e ’rituale’ preciso: specialità della casa e conto optional. Poi casino organizzato e fuga, inseguita da ristoratori, camerieri. E polizia. Agli agenti diceva false età e generalità; di essere proveniente da Paesi che in Italia sono esenti visto: consentono di poter soggiornare qui per tre mesi senza formalità. Il suo buen retiro era spesso il ’Vespucci’, creando problemi alla sicurezza aeroportuale e disturbo ai passeggeri in transito. Dopo svariate denunce le è stato presentato un altro ’conto’: a febbraio decreto di allontanamento del prefetto Francesca Ferrandino (nella foto), per motivi di pubblica sicurezza, con l’obbligo di lasciare il territorio nazionale entro 10 giorni. Bellamente disatteso. Il Questore allora, ottenuto il documento di rientro grazie alla collaborazione dell’Ambasciata Lituana di Roma e del Console onorario di Firenze, ne ha disposto l’esecuzione immediata.

g.sp.