Pitti Uomo investe su Firenze Buyer e operatori negli alberghi Boom di prenotazioni nei ristoranti

Da domani alto il numero di presenze nelle strutture ricettive. Gronchi (Confesercenti): "Grande occasione". Marinoni (Confcommercio): "La città deve imparare a non essere solo cornice, ma più protagonista"

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E’ la prima edizione invernale di Pitti Uomo senza strascichi da Covid, ma è anche vero che questo 103esimo compleanno alla Fortezza da Basso arriva mentre in Ucraina c’è ancora la guerra e a questo appuntamento internazionale della moda mancano i paesi dell’est solitamente molto presenti nel mondo della moda e del lusso che proprio Pitti Immagine celebra. Per non parlare dei guai che la Cina deve ancora risolvere sul nuovo fronte dei contagi.

Difficile quindi calcolare le ricadute economiche sulla città di una fiera di grande livello seppur dedicata a un settore che nel solo 2022 ha fatturato 107 miliardi di euro.

"Abbiamo un tasso di occupazione negli hotel ancora buono – commenta il presidente di Federalberghi Confcommercio Francesco Bechi – ma è difficile in questo momento fare bilanci. La città è piena di turisti anche stranieri protagonisti quest’anno di una stagione allungata". Certo è che per tre giorni Firenze sarà presa d’assalto da migliaia di buyers, operatori del settore, giornalisti internazionali e la Fortezza da Basso, ma anche gli alberghi e i ristoranti della città accoglieranno una clientela internazionale diversa da quella presente nel resto dell’anno. Non esistono studi particolareggiati sui dati economici cittadini perché scambi e occasioni di incontri di affari sono difficilmente quantificabili.

"Fra tutti gli eventi che vengono organizzati a Firenze – commenta il presidente regionale di Confesercenti Nico Gronchi – Pitti è quello che il maggior rapporto diretto con gli effetti economici sulla città. E questo è legato alla qualità e al livello degli operatori economici che provengono da mezzo mondo e utilizzano la città per moltiplicare i loro contatti".

Poi Gronchi aggiunge una riflessione: "E’ vero che la città è ancora pieni di turisti, ma questi con la giornata di domenica sono destinati a diminuire e la città dovrebbe avviarsi verso una stagione turistica che, tradizionalmente, è la meno vivace dell’anno. Invece abbiamo notizia che nei ristoranti cittadini ci sono già moltissime prenotazioni per i prossimi giorni. Grazie a Pitti Firenze può ben dire di allungare anche la sua stagione ricettiva". Nel tempo poi "Pitti è diventato un appuntamento importante per tutto il territorio regionale perché occasione per conoscere meglio la Toscana".

Il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni invece fa valutazioni diverse. "Pitti è una opportunità straordinaria, ma non sempre è stata colta a dovere dalla città. Diciamo che spesso Firenze è stata cornice dell’evento internazionale, ma la città non è riuscita a ritagliarsi un ruolo da protagonista. Le cose stanno un po’ cambiando, ma bisogna fare di più perché Pitti smetta di essere un mondo poco integrato con la città".

Pa.Fi.

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