Pitti uomo 2022 a Firenze si riprende il centro della scena della moda

Primo giorno di fuoco per l’edizione 102, con l’omaggio all’Africa e alla stilista Grace Wales Bonner. Folla di compratori alla Fortezza da Basso e tanti sguardi ammirati per la modella Emily Ratajkowski

Emily Ratajkowski

Emily Ratajkowski

Firenze, 15 giugno 2022 - Omaggio all’Africa, alla sua dolorosa storia di schiavismo che sotto la dominazione inglese ha popolato di uomini provenienti dal sud sahariano la Giamaica. Ricordi e appartenenza e tanta voglia di integrazione sono stati gli ingredienti del bel defilè di ieri sera di Grace Wales Bonner, trentenne stilista nata a Londra da madre inglese e padre giamaicano, vincitrice nel 2016 del Premio LVMH e nel 2019 fondatrice del suo brand Wales Bonner che tanto interesse sta riscuotendo da stampa e buyer internazionali. Un bel colpo per Pitti Immagine e per questo Pitti Uomo 102 che ieri ha vissuto il suo primo giorno di fuoco, per visitatori e clima torrido, in Fortezza e con una mitragliata di cocktail per tutta la città. Un modo tutto sommato un po’ vecchiotto di brindare alle nuove collezioni per la primavera estate 2023 che il salone fiorentino mostra fino al 17 giugno. Ma così va la moda e soprattutto la mondanità della moda che è sempre un po’ ’alticcia’... ma sempre festosa. Si brinda infatti alla ripresa e a questo Pitti Uomo 102 che la consacra come raccontano in fiera un po’ tutti gli espositori.

Per Grace Wales Bonner è tempo di parlare di Africa coi suoi modelli per niente etnici però ma contemporanei e flessuosi, uomini e donne capaci di indossare con nonchalance lo stesso abito, come testimonianza personale ma anche collettiva di interesse e partecipazione culturale. La stilista lo fa anche con l’installazione di vecchi sacchi di juta raccolti dai contadini in quei lontani paesi e cuciti a mano uno attaccato all’altro per formare il tappeto del cortile centrale di Palazzo Medici Riccardi e del Cortile dei Muri dove c’è una enorme parete di sacchi testimoni di commerci e fatiche. Un confronto tra l’arte di Ibrahim Mahama, che arriva dal Ghana, i magnifici spazi del palazzo mediceo che ospita le preziosità dei Magi di Benozzo Gozzoli.

E Pitti Uomo 102 è anche e soprattutto questo, scoperta di nuovi talenti come nel passato è stato per Raf Simons e più di recente per il povero Virgil Abloh che tutti rimpiangiamo lanciati appunto da Pitti Immagine. Speriamo che la bella storia si ripeta con la minuta Grace.

In Fortezza intanto si sciama e si suda sotto il sole cercando novità per i negozi. Molti i compratori da Tobolini che lancia abiti superleggeri e duttili come quelli della collezione Zero Gravity mostrata dal sempre più bravo Silvio Calvigioni Tombolini che ha portato in stand una bella sahariana tutta puntata a mano, come pure da Brunello Cucinelli assediato da amici e da giornalisti a caccia dei suoi segreti di eleganza maschile. Bella la collezione di maglia di Piacenza 1733, insuperabile e sorprendente quella di Cruciani col direttore generale Riccardo Antonioni che illustra la maestria dei suoi artigiani in Umbria e il grande impegno per il rilancio di questo luxury brand.

Si amplia agli accessori la collezione Husky Original come racconta il patron del marchio inglese Saverio Moschillo, presto dopo le borse arriveranno anche le scarpe. Da Stefano Ricci si mostra con orgoglio il primo disegni a fiori rossi su fondo blu di twill dello stilista imprenditore che con la moglie Claudia Ricci ha fondato il brand nel 1972 cominciando con le cravatte e arrivando oggi dopo 50 anni ad un total look unico al mondo perche’ autenticamente Made in Italy. E folla di curiosi per la modella Emily Ratajkowski, arrivata a Firenze per presentare la capsule collection che ha disegnato per Superga.

 

 

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