Passiamo dal lamento all’azione

Vincenzo

Donvito*

Lo studente del Machiavelli ci spiega che lo stop alle scuole in presenza gli danneggia il futuro. E’ vero. Sarebbe meglio non fare la didattica a distanza. Sono

mesi che ce lo diciamo e, soprattutto, lo diciamo ai nostri amministratori nazionali (quelli regionali e locali, a differenza di alcuni disinformati mescolati ad opportunisti che dicono

il contrario, non hanno competenze in materia).

Da tutte le parti sono piovute proposte: dai banchi a rotelle ai plexiglas, dai bus raddoppiati e incrementati con quelli privati e Ncc… ma tutto è come prima. L’unica cosa cambiata è la capienza al 50% per il trasporto pubblico. Incapacità, anche di non usare i soldi che ci sono eo ci saranno? Probabile.

Ma intanto che si fa? Occorre sopravvivere. Visto che gli amministratori hanno alcune pecche, dobbiamo fare da noi stessi: mettiamo le mascherine, non frequentiamo luoghi affollati, laviamoci le mani e…. facciamo tesoro, culturale

ed educativo, della didattica

a distanza e del fatto che abbiamo molto tempo

da dedicare a crescita e conoscenza, che è quella che serve anche a tutta l’umanità. Passiamo dal lamento all’azione. I mezzi tecnologici per farlo li abbiamo come

non mai nella storia dell’umanità per del genere. Usiamo creatività e conoscenze per sviluppare altrettanto. Se siamo vivi e non malati lo possiamo fare, altrimenti no. Poi, se saremo attenti e ne verremo fuori, ci sarà la resa dei conti. Anche il nostro studente fiorentino sarà maggiorenne e col suo voto potrà mandare a casa gli inetti e i furbacchioni. Ora, anche se non vota ha solo una cosa da fare: vivere l’oggi e lottare per il futuro!

*Presidente Aduc

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