REDAZIONE FIRENZE

Parlamentari dal sindaco: "Contro la microcriminalità serve una legge efficace"

Sicurezza e migranti. Il sindaco va all’attacco del governo, dicendo che al di là della realizzazione dei Cpr le espulsioni degli immigrati irregolari possono essere fatte: "Perché non si fanno?". Va dunque al punto che il ministro dell’Interno Piantedosi aveva sollevato sabato scorso a Palazzo Vecchio e in prefettura, sottolineando che in Toscana non si vuole aprire un centro di permanenza per i rimpatri. "E’ ancora in vigore un accordo fra Italia e Tunisia che prevede quattro voli a settimana, ogni volo può rimpatriare quaranta persone irregolari – incalza Nardella – Io non so se si fanno questi rimpatri, a giudicare dai numeri non si fanno, e si possono fare anche senza un Cpr che non è la panacea di tutti i mali". Che i nervi siano scoperti tra Pd e destre di governo è più che palese. Dario Nardella torna a chiedere gli agenti in più. Sempre il ministro è il destinatario. Gli manda a che lui, come San Tommaso, finché non vede non crede. Il fatto è che Piantedosi aveva sostenuto di aver mandato già cento dei duecento uomini delle forze dell’ordine richiesti, necessari per presidiare il territorio. E ora ancora di più con la minaccia del terrorismo che torna a incombere. "Non so, faremo un punto sui numeri esatti con la prefettura e con la questura – dice il sindaco – Non valgono le sostituzioni e i rimpiazzi: Firenze ha bisogno di 200 agenti in più, non di 200 agenti che facciano turnover con quelli in uscita".

Nardella a Italia 7 dice di essere contrario all’idea di sicurezza che ha la destra, in particolare la Lega che sostiene di puntare sulla legittima difesa. "Per me la soluzione non è costringere i cittadini a dormire con la pistola sul comodino". Ma su queste parole si scatena il finimondo. I consiglieri regionali della Lega Elena Meini e Giovanni Galli reagiscono: "Le parole di Nardella in tv contro la Lega sono indegne e inaccettabili – dicono – Valuteremo se ci sono gli estremi per una querela. Sul tema sicurezza da che pulpito arriva la predica". La tensione è palpabile. Ma sulla questione sicurezza Nardella non indietreggia. E convoca a Palazzo Vecchio tutti i parlamentari del territorio, di sinistra e di destra, per formulare una legge contro la microcriminalità. "Le leggi su microcriminalità, spaccio e reati predatori in Italia sono inadeguate – insiste il sindaco – Per questo convoco i parlamentari, ai quali chiederò un disegno di legge per rafforzare determinate sanzioni penali su quel tipo di reati".

Ilaria Ulivelli