Parco eolico, l’ora degli espropri Progetto e proteste vanno avanti

Attivata la procedura per acquisire le particelle di terreno necessarie all’impianto sul Giogo di Villore

Da ottobre è stata avviata la procedura per gli espropri dei terreni necessari alla realizzazione del grande impianto eolico del Giogo di Villore, tra Vicchio e Dicomano. E ora siamo alla fase finale, quella relativa alle particelle che non hanno una proprietà ben definita, ad esempio i terreni il cui proprietario risulta deceduto e non si è provveduto alla successione. Un passaggio delicato, perché finché gli appezzamenti non saranno acquisiti – almeno quelli necessari ad avviare i lavori – il cantiere di Agsm non potrà partire. E i tempi stringono: "Queste opere, visto che siamo in montagna, – dice Marco Giusti, direttore di Agsm – si fanno nella buona stagione, per questo vorremmo iniziare al più presto". Per definire più rapidamente le procedure di acquisizione Agsm ha aperto anche un ufficio a Dicomano, per trovare accordi bonari con i proprietari: "Oltre la metà ha già firmato", nota Giusti. "La Città Metropolitana sta seguendo l’iter, e si sa che gli espropri son sempre un passaggio difficile – osserva il sindaco di Vicchio, Filippo Carlà Campa – con diverse difficoltà burocratiche, ma al momento non si ravvisano particolari criticità. Direi anzi che stiamo vivendo, anche qui, non solo una transizione ecologica, ma una vera e propria transizione culturale: persone che erano contrarie all’eolico si rendono conto che con le tecnologie utilizzate questi impianti sono una risorsa, e da un primo momento di contrarietà e preoccupazione, ora molti sono passati a pensare che l’eolico può essere la soluzione, e abbandonano il dissenso in virtù dei benefici a vantaggio di tutta la popolazione e per il domani". Il collega sindaco di Dicomano Stefano Passiatore scalpita ancora di più: "Bene che si cominci, sono passati più di 5 mesi dall’approvazione definitiva e ogni giorno di ritardo sono 44mila metri cubi di gas che dobbiamo bruciare e 110 tonnellate di CO2 in atmosfera. Non possiamo permettercelo". E sui tempi aggiunge: "Spero che entro due mesi si vedano le ruspe".

Espropri ultimo atto prima dell’inizio dei lavori? Non è scontato, dicono i contrari all’eolico sui crinali di Villore. "Continueremo a batterci – promette Marina Carli, del comitato per la tutela del crinale – e stiamo preparando una marcia di protesta da Dicomano a Vicchio. E non dimentichiamo che deve ancora esprimersi il Tar". Ci sono almeno due ricorsi pendenti contro l’eolico mugellano: e se uno è stato presentato dalle associazioni ambientaliste, l’altro vede la firma del sindaco di San Godenzo, Emanuele Piani, che già in Conferenza dei servizi aveva espresso parere contrario al progetto. "Niente di politico e ideologico- dice Piani -. Il nostro legale ci ha detto che c’erano i presupposti per presentare ricorso, ci sono passaggi formali nell’iter di approvazione del progetto non corretti, e abbiamo quindi contestato le procedure. Vedremo la decisione del Tar".

Nicola Di Renzone

Paolo Guidotti

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