La Pagoda è da sempre uno dei toponimi di Scandicci: indica l’edificio di foggia orientale, cinese per l’esattezza, realizzato ai primi del novecento nel punto esatto dove finisce il Vingone e cominciano le strade (via dell’Arrigo e via di Mosciano) che portano in collina. Fu costruita per volontà di un membro della famiglia Arrighi, proprietario della villa e dei territori circostanti (fino agli anni Venti) che di ritorno da un viaggio in Cina volle tramandare il ricordo delle architetture che aveva ammirato. Dopo la guerra, la villetta venne venduta e fu trasformata in un dancing-ristorante. Chiuso qualche anno fa dopo diversi passaggi di gestione, la struttura è stata acquistata dall’imprenditore della logistica Arnaldo Vivoli che ha pianificato una poderosa ristrutturazione all’insegna della qualità architettonica per ricominciare l’attività di somministrazione con inaugurazione il 18 dicembre. Di certo il panorama è già tornato ad avere uno dei suoi simboli.
CronacaPagoda recuperata dopo anni di abbandono