SANDRA NISTRI
Cronaca

Oratorio: incuria, crepe e cedimenti. Transennato ’Il gioiello della Piana’

La Madonna del Piano è inaccessibile a causa di danni alle fondamenta, incognita sui tempi per la riapertura .

Oratorio: incuria, crepe e cedimenti. Transennato ’Il gioiello della Piana’

Oratorio: incuria, crepe e cedimenti. Transennato ’Il gioiello della Piana’

Un corposo ‘involucro esterno’ impedisce da tempo l’accesso all’antico Oratorio della Madonna del Piano, la cappellina seicentesca nata come ampliamento di un tabernacolo del 1300 che rappresenta una vera e propria opera d’arte all’interno del campus universitario e tecnologico di Sesto, a poca distanza dal nuovo Liceo scientifico. Una situazione evidente e che in tanti, non solo studenti, docenti e ricercatori delle varie facoltà e del Cnr, hanno notato anche perché nel mese di maggio l’oratorio, di proprietà dell’Ateneo, era una delle mete per la celebrazione del Rosario da parte di parrocchie sestesi: "In tanti – conferma infatti don Daniele Bani pievano della Pieve di San Martino - mi contattano per la situazione di chiusura della cappella, ormai da tempo recintata, per delle vistose crepe nei muri portanti. Spiego che la cappella non è della parrocchia, ma dell’Università. La cappella è un piccolo gioiello della Piana è un peccato lasciarla così. Fra l’altro c’è anche un grande attaccamento di devozione a questa struttura, del quale è testimonianza la rosa sempre fresca attaccata alla transenna e il tradizionale Rosario di maggio che, da anni, viene recitato settimanalmente e una volta con la processione e che quest’anno non ci sarà". Domenica scorsa, aggiunge fra l’altro don Daniele – "mi hanno anche segnalato l’intrusione di un uomo visibilmente alterato dentro la cancellata di sicurezza, che poi si è scagliato violentemente contro la porta cercando di aprirla". Segnalazione che sarebbe confermata dal fatto che, proprio ieri mattina, erano in corso interventi di riparazione della porta di ingresso della Madonna del Piano. Intanto, da notizie fornite dall’Ateneo, emerge che a determinare la chiusura e la necessità di messa in sicurezza è stato un cedimento strutturale che ha interessato le fondazioni e provocato alcune crepe. L’Università di Firenze ha operato conducendo sul posto una prima analisi strutturale per valutare gli interventi di consolidamento che necessiteranno di una futura progettazione. Impossibile dunque, al momento, stabilire tempi per i lavori di ripristino.

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