Gurrieri
Alla Uss, Università per Stranieri di Siena, il bravo rettore Tomaso Montanari ha voluto ospitare questa mostra di Onofrio Pepe, scultore e pittore del ’mito’. Così, ’Onofrio Pepe. I colori del mito’ è il titolo della bella mostra di questo nostro artista fiorentinizzato, con studio in San Frediano, in via dei Cardatori. Mostra davvero suggestiva che ha arricchito l’Aula magna, accompagnata da un bel catalogo (Polistampa), curato con passione da Federico Gurrieri, con contributi preziosi di Tomaso Montanari e Dominique Charles Fuchs. Pepe ha voluto donare una sua bellissima Athena all’Università per Stranieri di Siena e il rettore ha proposto di celebrare l’evento con questa mostra. "La figura della dea della Sapienza, quella di Europa rapita – scrive Montanari – la storia terribile e fondativa di Edipo ci appaiono (anche grazie all’uso che ne ha fatto Sigmund Freud) universali, valori simbolici elementari alla base del concetto stesso di civiltà". E ancora "Pepe sembra un perfetto testimone della presenza di un altro tempo all’interno del nostro mondo". Sono rare le proposte critico-espositive tese a indagare il disegno e la pittura degli scultori. Eppure, da Lipschitz a Marino Marini, pretesti per una citazione, a ben guardare, c’è un rapporto organico fra il segno dello scultore (disegno, grafica, pittura) e la sua opera plastica. Del resto, basterebbe riandare alla definizione di ’disegno’ di Filippo Baldinucci per capire codesta unicità. Il contributo di Dominique Charles Fuchs analizza partitamente, con tutti i richiami filologici e tematici, i dipinti di Pepe: il Mito di Pegaso (la forza sotterranea onirica e infernale), il Rapimento di Europa (dove i delfini si affiancano al toro e alla bella rapita), Leda e il Cigno (Zeus e il suo inganno per avvicinarsi a Leda), il Mito di Danae (destino previsto da Sofocle), Sisifo (nella fatica fisica il destino dell’umanità).