Impruneta (Firenze), 7 settembre 2023 – Tragedia a Tavarnuzze, frazione di Impruneta. Un uomo di 36 anni, ospitato all’interno di una struttura per richiedenti asilo, ha ucciso un connazionale pare al culmine di una lite. Poi si è tolto la vita ferendosi alla gola e lanciandosi da un terrazzo.
E’ accaduto nel pomeriggio di giovedì 7 settembre. Sul luogo della tragedia il 118 e le forze dell’ordine.
La struttura fa parte della rete Sprar, Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Si tratta di Villa Monticini, struttura gestita dalla Caritas. La persona uccisa dal connazionale, 33 anni, è stata raggiunta da coltellate. La lite è avvenuta sul terrazzino della struttura intorno alle 17.

Sia l’uomo deceduto che l’omicida sono di nazionalità afghana. Immediato l’allarme alle forze dell’ordine partito dalla struttura. Il personale del 118 ha rianimato l’aggressore che ha fatto un volo di circa tre metri e che è stato poi trasferito all’ospedale di Careggi. Dove è deceduto.
Gli investigatori non descrivono lo Sprar come problematico, né segnalano interventi. Sul posto è arrivato il pm di turno, Ornella Galeotti e i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale, diretti dal colonnello Murgia e i colleghi della compagnia di Scandicci con il colonnello Cannarile.
"E' stato un fulmine a ciel sereno, non ce lo aspettavamo, la situazione è sempre stata tranquilla e gli ospiti non ci hanno mai dato problemi", dice un'operatrice presente al momento dell'omicidio all'interno della struttura.
Cordoglio è stato espresso dall’arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori: “Un grande dolore per due vite spezzate, esprimo il mio personale cordoglio e quello di tutta la Chiesa fiorentina. Preghiamo per le vittime e siamo vicini alle loro famiglie, e ai loro amici, che in questo momento piangono la morte di due persone care. Il pensiero va anche agli operatori che da tempo, quotidianamente, si sono presi cura degli ospiti della struttura e che ora sono distrutti da quanto successo”.
«Questa tragica vicenda non cambia quelle che sono la nostra disponibilità all'accoglienza e all'integrazione - aggiunge Betori in una nota - di persone che fuggono dalla guerra, dalla fame e che chiedono a noi solo di essere accompagnate in un momento di difficoltà».
Villa Monticini ospita solitamente una decina di migranti per volta. Si tratta di persone di varie etnie. Nella palazzina, che si trova sulla via Cassia, nel centro della cittadina, sono attivi anche la Misericordia del Galluzzo e i volontari di Tavarnuzze.
L’immobile è stato ristrutturato nel 2014. Di proprietà della parrocchia del Sacro Cuore di Tavarnuzze, è gestito dalla Caritas ed è stato inserito nel progetto Sprar. Il tutto in una collaborazione tra i comuni di Bagno a Ripoli e Impruneta insieme appunto a Caritas e alla parrocchia.
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