L’ultimo litigio finisce in tragedia. Uccide la sorella e si nasconde

Fermato idraulico 50enne, il delitto nella casa di famiglia. Il movente: questioni economiche irrisolte

Signa (Firenze), 22 settembre 2022 - La morte di Carla Cintelli, passata inosservata per diverse ore, sospesa tra venerdì e martedì scorsi, rispecchia la vita che questa donna di 46 anni di Signa si era scelta, soprattutto da quando, poco meno di dieci anni fa, aveva perso entrambi i genitori.

Il sopralluogo nell'abitazione (foto Germogli) e, nel riquadro, Carla Cintelli
Il sopralluogo nell'abitazione (foto Germogli) e, nel riquadro, Carla Cintelli

Timida, schiva, solitaria fino all’asocialità. E in quel muro, indecifrabile anche per i vicini che nel condominio affacciato sulla stazione l’avevano vista crescere, era compreso il rapporto sempre più conflittuale con il fratello maggiore Marco. A complicare tutto, i soldi. Le spese da pagare e forse anche il miraggio dell’eredità di quello che avevano lasciato i genitori, erano motivi di un incessante conflitto fratricida.

Così, nella testa del 50enne Marco l’idraulico, marito e padre, qualcosa è andato in cortocircuito. Una lite. Ferite ed ecchimosi che forse l’autopsia del medico legale Susanna Gamba descriverà meglio, assieme alla datazione dell’omicidio, al momento collocato in una forbice ampissima. D’altronde, nessuno, tranne Marco, può fornire indicazioni precise su quando quella donna ritirata, imprigionata in una vita ai margini, fatta di debiti, passeggiate senza meta e pasti alla Caritas, sia stata percepita per l’ultima volta in vita. E nessuno, nel condominio di via Don Minzoni 18, dove i Cintelli erano cresciuti e in passato avevano anche vissuto, tutti insieme, sotto quel tetto, ha sentito niente di utile.

Ma questa storiaccia che i carabinieri della compagnia di Signa stanno ricostruendo comincia probabilmente venerdì sera, quando Marco, che abita con moglie e figlio nella vicinissima Lastra a Signa, dice che si trasferirà per qualche giorno a casa della sorella. Che poi è anche casa sua.

Ma da venerdì, Marco sparisce. Carla pure. Tanto che martedì sera, la moglie dell’idraulico chiede aiuto ai carabinieri. Teme qualcosa di brutto, anche per suo marito, che in passato ha avuto momenti down. La casa di via don Minzoni è chiusa dall’esterno. E ovviamente non apre nessuno. Ma non è vuota: ieri mattina, quando i carabinieri individuano Cintelli nascosto in un capanno vicino a casa sua, decidono di entrare e trovano il corpo senza vita, sul letto, di Carla.

L’ipotesi più probabile è che sia stata strozzata, o soffocata. Da capire anche quando sia avvenuta la lite, e quindi la morte: tra venerdì sera, quando Cintelli ha salutato la moglie, e martedì, momento del primo tentativo di accesso alla casa da parte dei carabinieri. Domani, il pm Vito Bertoni, assegnerà l’incarico per l’autopsia al medico legale Susanna Gamba. I carabinieri, che hanno setacciato la casa anche con la scientifica, sono convinti che il movente sia economico. Carla non lavorava, viveva affogata nei debiti e le pendenze economiche rischiavano di mangiarsi anche quella casa: forse è questo il tarlo che opprimeva Marco, ora in stato di fermo per l’omicidio. "E’ una persona estremamente provata, che sta attraversando un momento molto difficile", dice il suo legale, Dario Fiorentino.

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