REDAZIONE FIRENZE

Occupanti allontanati E il Pdm 27 replica "Aiuto a chi non può permettersi gli studi"

Il questore Auriemma emette nove misure di prevenzione dopo il blitz della Digos a Ponte di Mezzo. Restituito l’immobile alla Asl. La nota dell’autogestione: "Spazio che rispondeva a bisogni concreti".

Occupanti allontanati E il Pdm 27 replica "Aiuto a chi non può permettersi gli studi"

FIRENZE

Cinque fogli di via da Firenze e quattro avvisi orali: sono le misure di prevenzione adottate dal questore Maurizio Auriemma nei confronti dei nove antagonisti, denunciati giovedì, per l’occupazione abusiva dello stabile sgomberato dalle forze dell’ordine in via Ponte di Mezzo 27.

Le misure riguardano sei uomini e tre donne, tra i 22 e i 30 anni di età, italiani e stranieri. Per cinque di loro, residenti fuori Firenze, è scattato il foglio di via obbligatorio nei loro comuni di residenza - che sono in Toscana -, con divieto di rimettere piede nel capoluogo di regione da 1 a 3 anni, secondo i singoli provvedimenti. Per gli altri quattro il questore ha invece emesso l’avviso orale, una misura di valenza amministrativa con cui l’autorità di pubblica sicurezza invita il destinatario a tenere una condotta conforme alla legge, a rispettare la legge.

L’occupazione terminata con il bliz di l’altro ieri era cominciata nel lontano 2016. In quell’immobile, di proprietà della Asl, dovrà sorgere un centro per persone con disagio mentale.

Ma in una nota, lo “Studentato Autogestito Pdm 27“ rivendica lo spirito dell’occupazione dell’immobile.

"Mentre non viene costruita nessuna residenza pubblica e sono sempre più gli studenti che non possono permettersi un affitto a Firenze, si decide di sgomberare un posto che dal 2015 ha dato un tetto a decine e decine di studenti che altrimenti non avrebbero potuto studiare, ha messo a disposizione un’aula studio aperta tutti i giorni 24 ore al giorno, e ha creato uno spazio non solo per rispondere ai bisogni concreti degli studenti-lavoratori, ma anche per mettere in discussione un sistema che affama sempre gli stessi, che lascia famiglie o studenti senza casa e palazzi vuoti".

"Oggi ci viene dimostrato - continua il comunicato - come chi governa questa città abbia interesse solo nei profitti di pochi e non si prenda la responsabilità di garantire i diritti. Si decide di investire migliaia di euro tratti dai soldi pubblici per mobilitare un elicottero e camionette per sgomberare uno studentato, criminalizzare gli studenti che ritrovandosi senza casa hanno deciso di occupare un edificio dell’Ausl rimasto vuoto per anni e lottare per poter continuare a studiare, invece che affrontare il problema dei numerosi studenti in difficoltà e di chi in questa società non prova neanche a iniziare l’università".

Secondo gli occupanti lo sgombero "toglie l’ennesimo strumento a chi non ha i mezzi economici di poter studiare e si va ad inserire in un contesto più ampio di crisi economica e guerra di cui si continua a scaricare i costi sulle classi meno abbienti".

ste.bro.