Occupano casa, guerriglia nella notte

Via Canova, sfrattati da alcuni giorni forzano la porta e rientrano nell’abitazione. Caos con le forze dell’ordine

di Carlo Casini

Tafferugli con le forze dell’ordine, urla, tensione e minacce: notte decisamente turbolenta alle case popolari di via Canova dove una famiglia – che era stata sfrattata la scorsa settimana per morosità e gravi violazioni del regolamento condominiale – ha forzato le serrature reintroducendosi nell’appartamento e asserragliandosi dentro.

In poco tempo i vicini hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine che sono arrivate all’Isolotto nel giorno di pochi minuti.

E’ bastata la visione dei lampeggianti da parte degli ’occupanti’ dell’immobile per far scaldare gli animi. Sul posto polizia, carabinieri (anche in tenuta anti sommossa), i vigili del fuoco, polizia municipale e personale del 118.

In via precauazionale, come prima cosa, è stato allestito un telone anti-caduta per prevenire eventuali gesti estremi da parte degli ex inquilini dell’appartamento che si trova al terzo piano dello stabile.

Quindi le forze dell’ordine hanno invitato gli occupanti ad abbandonare immediatamente la casa ricevendo più di un rifiuto. A questo punto gli animi si sono scaldati ulteriormente anche per la presenza concomitante di alcune decine di manifestanti anti-sfratti cui si sono uniti amici della famiglia e altri abitanti della zona.

Tra i manifestanti anche donne e minori. E’ bastata una scintilla per far scoppiare un vero e proprio parapiglia con alcuni dei manifestanti che, nella foga di scagliarsi contro gli uomini in divisa e impedire loro il passaggio verso lo stabile, sono caduti rovinosamente per terra. Le urla e le offese sono risuonate nella notte dell’Isolotto svegliando diverse persone e portando alcuni curiosi ad avvicinarsi al palazzo.

Lo scontro è comunque durato un pugno di secondi e fortunatamente nessuno è rimasto ferito salvo un manifestante colpito da un lieve malore e subito soccorso dai sanitari che si trovavano sul posto.

Per sciogliere la tensione però c’è voluto diverso tempo. Le forze dell’ordine hanno continuato a presidiare il palazzo in attesa dell’intervento dell’assistente dei servizi sociali.

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