
Una farmacista al lavoro (foto d’archivio) un soggetto privato si è appellato al Tar per la nuova farmacia in zona stazione
Nuova farmacia prevista nell’area della stazione, c’è un ricorso. Un soggetto privato che gestisce alcune farmacie sul territorio ha deciso di appellarsi, a più riprese, al Tar per chiedere l’annullamento di due delibere della giunta comunale legate alla realizzazione di quella che dovrebbe diventare la sede farmaceutica 9 per le strutture comunali "e di ogni altro atto o comportamento precedente, presupposto o connesso o collegato, anche non noto, e altresì quelli conseguenti e successivi".
La prima delibera in questione è datata 11 marzo con cui la giunta approvava la volontà del Comune di esercitare il diritto di prelazione per la nuova sede farmaceutica nell’area della stazione ferroviaria di piazza Galvani. Sede molto appetibile, come riportato puntualmente nel documento, per una serie di motivi evidenti: la presenza della stessa stazione ferroviaria frequentata da un gran numero di persone ma anche di una media struttura di vendita aperta di recente con una superficie di vendita di 2500 metri quadrati "che porta a stime di affluenza pari a circa 600 utenti e 800 il sabato". In più sono richiamati i nuovi insediamenti residenziali e gli interventi di trasformazione urbanistica già previsti dal Piano Operativo Comunale che porteranno a un incremento della popolazione residente in zona. L’elemento che sembra però essere il più importante, anche e soprattutto in chiave di incassi e bilanci della futura farmacia, è la realizzazione già in corso, nell’area, della Casa di Comunità Hub, nuovo polo di riferimento per tutta l’area metropolitana che avrà un notevole impatto sulla frequentazione dell’area e sicuramente porterà a un incremento notevole nell’acquisto di farmaci e nelle prescrizioni mediche.
Nei giorni scorsi è stato presentato anche un ricorso per motivi aggiuntivi che chiede l’annullamento di una seconda deliberazione, sempre della giunta comunale, del 3 giugno scorso che disponeva una rettifica della planimetria della pianta organica ridefinita delle sedi farmaceutiche del territorio.
Al proposito l’amministrazione comunale, contattata, fa sapere "che l’ultima delibera corregge un mero errore formale sulla planimetria a fronte della descrizione testuale corretta che è quella che rileva. In generale il procedimento si è svolto come previsto nella normativa e siamo convinti che il giudizio lo confermerà".