Neo Skēn, quando l’arte si manifesta

Le locandine degli spettacoli saltati causa pandemia diventano opere in mostra all’Accademia delle Arti

di Titti Giuliani Foti

"Sono molto felice che la colorata barchetta creata al Teatro di Rifredi con i manifesti degli spettacoli annullati per la pandemia, sia stata all’origine di questo progetto. È un nostro “piezz’ ‘e core” che ci ha lasciato ma che, invece di andare verso il macero, è approdato su altri fecondi lidi creativi. Un esempio di contaminazione delle arti che ci fa guardare con fiducia al futuro". Energie diverse, segni e stili diversi, ma pur sempre sensibilità artistiche in grado di rielaborare, trasformare, creare. Di certo è solo l’arte che può salvarci in queste acque tempestose e agli artisti è dato il privilegio di anticipare il futuro: Giancarlo Mordini direttore artistico del Teatro di Rifredi è soddisfatto di questa specie di corso di...recupero per locandine abbandonate che sono diventate una ingegnosa mostra.

Nelle sale espositive dell’Accademia delle Arti del Disegno, da oggi al 13 giugno si terrà la mostra "Neo Skēnḕ - Manifesti d’artista al Teatro di Rifredi", curata da Simone Teschioni Gallo su progetto ideato con Niccolò Mannini, direttore della galleria d’arte La Fonderia, insieme, appunto, a Rifredi, durante questi ultimi mesi di chiusure generalizzate dovute al Covid. L’esposizione è progetto che nasce ad ottobre quando le nuove restrizioni imposte dal Dpcm hanno costretto i teatri a chiudere nuovamente, dopo un timido tentativo di riapertura in sicurezza. Decine di stagioni teatrali appena iniziate e centinaia di spettacoli in programma in tutta Italia, sono stati annullati all’improvviso. Ma dietro le porte chiuse dei teatri e le loro insegne spente, la vita ha continuato a scorrere e le idee a nascere. "Neo Skēn"ḕ è una di queste. E qui torna il direttore artistico del Teatro di Rifredi, Giancarlo Mordini che all’indomani delle nuove chiusure, ironizzava su Facebook sul fatto che tutto il materiale grafico degli spettacoli non andati in scena, sarebbe servito solo a "fare delle barchette". Ma la barchetta della sua battuta, in un poco tempo è diventata una nave, ha spiegato le proprie vele e ha dato vita al progetto, ideato da Mannini e Teschioni Gallo. Con il lavoro di cinque artisti quelle locandine si sono trasformate in opere d’arte. Skēn, in greco, è palcoscenico, in cui viene messo in scena lo spettacolo. Il titolo della mostra a cui hanno lavorato gli artisti Irene Bulletti, Leopoldo Innocenti, Leonardo Moretti, Rossella Liccione e Skim, richiama proprio quel luogo, che si è voluto tenere in vita nonostante la chiusura forzata.

"L’Accademia delle Arti del Disegno da sempre si impegna nella promozione dei giovani artisti – dice Cristina Acidini, presidente dell’Accademia – e in un periodo come quello che stiamo vivendo ha convintamente accolto il progetto che unisce storiche istituzioni della città di Firenze e nuovi pubblici".

Sono da vedere queste locandine sopravvissute alla pandemia rielaborate attraverso i simboli e il linguaggio della loro arte. Per sentire l’ansia regredire e fare pace con il tempo che verrà e che abbiamo già vissuto.

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