Musei, il ministro Bonisoli: "A Firenze Accademia e Uffizi sotto un unico polo"

L'annuncio durante una iniziativa nel capoluogo toscano. Ma è polemica, critiche dal sindaco Nardella e dal Pd

Il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli

Il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli

Firenze, 26 giugno 2019 - La Galleria dell' Accademia «viene messa insieme agli Uffizi, viene creato un polo», per cui «di due direzioni se ne farà una». Lo ha affermato Alberto Bonisoli, ministro dei Beni culturali, parlando con i giornalisti a margine di una iniziativa a Firenze. «L' Accademia - ha spiegato Bonisoli - manterrà un'autonomia di tipo scientifico, quindi ci sarà un comitato scientifico che si occupa in generale dell' Accademia, e ci sarà una regia generale di quello che saranno gli Uffizi più l' Accademia. Abbiamo un posto da direttore, dobbiamo trovare un direttore per questo lavoro».

«Non mi esprimo su ipotesi e probabilità», «non stiamo facendo un gioco a carte. Sono decisioni strategiche, e sarebbe come chiedere a un semplice carabiniere cosa pensa di una scelta strategica del comando generale dell'Arma». Lo ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt parlando con i giornalisti che gli chiedevano cosa pensasse della creazione di un polo museale unico tra gli Uffizi e la Galleria dell' Accademia e se si vedesse nei panni di direttore della nuova realtà. Schmidt è intervenuto a margine dell'inaugurazione della mostra 'Tutti i colori dell'Italia ebraica'.

Quella di accorpare l' Accademia di Firenze agli Uffizi "è una scelta incomprensibile, schizofrenica, dettata solo dalla volonta' di aumentare qualche direttore al Collegio romano. Quella del ministro Bonisoli si conferma una riforma sbagliata e centralista che mina l'autonomia anche scientifica dei musei italiani". E' questo il commento del Partito democratico alla notizia. 

La strada dell'unico polo museale formato da Uffizi e Accademia proposta dal ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli non piace al sindaco di Firenze Dario Nardella: "Ogni giorno il ministro ne inventa una" ma "non si possono utilizzare i musei del Paese come fossero Lego".

Nardella soprattutto torna a chiedere "un confronto reale con i sindaci delle grandi città, a cominciare dalle città d'arte".

Così, come annunciato in mattinata, "oggi partirà una lettera mia e del presidente dell'Anci Decaro nella quale, con il massimo rispetto, chiediamo al ministro un confronto sospendendo l'iter della riforma". Per il primo cittadino "indebolire l'autonomia dei musei statali è negativo, così come il declassamento dell'Appia Antica, villa Giulia e l' Accademia. Inoltre la centralizzazione eccessiva, unita ad una forte burocratizzazione dei procedimenti su prestiti, vincoli ma anche su appalti e contratti, sono elementi che rallentano l'azione complessiva del ministero".

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