Mugello, il turismo cerca la svolta "Il bello non basta ci vogliono servizi"

L’analisi dell’assessore Ignesti: "Manca la ricezione di alto livello, la ciclovia lungo la Sieve è cruciale"

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Il Mugello continua a puntare sul turismo. E con un progetto specifico investe per migliorare gli strumenti informativi e innovare i prodotti turistici del territorio. In tutto sono 176 mila euro, 163 mila ottenuti con un finanziamento erogato da Sviluppo Toscana, società partecipata di Regione Toscana, e altri 13 mila di risorse proprie dell’Unione dei Comuni. Si investe per sfruttare la ripresa del turismo. "I dati dell’ultimo anno, pur provvisori, sono confortanti – dice l’assessore al turismo dell’Unione Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero –. Stiamo tornando ai livelli del 2019, quelli pre-covid". Nei primi nove mesi dell’anno si sono superate le 300 mila presenze – nel 2019 furono 350 mila – con oltre 110 mila arrivi. Aumentano i turisti italiani, aumentano gli stranieri, e cresce la ricettività extralberghiera. "C’è ancora un segno meno – specifica Ignesti – ed è il dato degli alberghi: la chiusura di due strutture di alto livello, come Le Maschere e Poggio dei Medici, con quasi 200 camere al giorno, ha sottratto al Mugello una tipologia di turista che ha alloggiato altrove: arrivi e permanenze ne hanno risentito". L’assessore ribadisce i punti di forza del Mugello: "Il turismo sportivo e ambientale, l’enogastronomia, i cammini – elenca Ignesti – ed è importante che crescano i servizi, anche su iniziativa privata. Penso alla ciclovia lungo la Sieve: se vedrà servizi offerti dai privati darà nuove opportunità al territorio". E su questo Ignesti avverte. "Ormai il bello non è sufficiente, il bello e basta... non basta. Se non offriamo servizi innovativi, sarà difficile essere efficaci attrattori turistici. E se non lo facciamo noi, ci sarà chi, da altre parti, ci penserà".

Ecco allora il nuovo progetto presentato dall’Ambito turistico Mugello, studiato per accrescere l’attrattività del territorio e per migliorare il livello delle scelte e delle iniziative dell’area coinvolgendo ancor più gli operatori. In particolare, in collaborazione con Toscana Promozione Turistica, si pensa alla creazione di un patentino dell’ospitalità, alla formazione degli operatori, alla messa in rete degli uffici informazione, all’aggiornamento degli strumenti informativi web e cartacei, al proseguimento della partecipazione a fiere internazionali e dell’organizzazione di ‘farm trip’ e press tour.

Paolo Guidotti

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