Firenze, stand choc: fantocci di soldati uccisi e sangue alla Mostra dell'Artigianato

Allestimento choc nel padiglione del Vietnam. Che punta tutto sulla guerra con gli Stati Uniti

Il fantoccio di un soldato americano ferito (New Press Photo)

Il fantoccio di un soldato americano ferito (New Press Photo)

Firenze, 24 aprile 2018 - Un'installazione choc alla mostra dell’artigianato di Firenze. Il Vietnam paese ospite, mette in scena la guerra con gli Usa. Un manichino raffigura un soldato americano trafitto da una trappola vietcong, un altro impersona un militare morto a seguito dell’abbattimento di un elicottero.

Così in una mostra aperta a famiglie e bambini entra la realtà della guerra utilizzata in un contesto di promozione territoriale. L’ingresso in questa sala è perlopiù distratto, ma non mancano i genitori che vista la situazione, allontanano rapidamente i loro figli. E scuotono la testa. Era davvero necessario allestire l’orrore di una guerra dentro a un evento di promozione territoriale?

Era proprio necessario autorizzare un’installazione del genere a Firenze, città della pace e del dialogo tra i popoli, ma anche città che da sempre ha un rapporto stretto con la comunità a stelle e strisce che è integrata e affezionata? Per il momento il presidente di Firenze Fiera, Leonardo Bassilichi, contattato dal nostro giornale ha ritenuto opportuno non commentare, né far sapere se di quella cruenta messa in scena fosse stato o meno informato. La mostra si tiene negli spazi gestiti dalla socità partecipata dalle principali istituzioni toscane: regione, camera di commercio, città metropolitana comuni di Firenze e Prato.

Non sono mancate perplessità tra i visitatori. Tra i quali abbiamo trovato anche il direttore della Harding University a Firenze, il professor Robbie Shakelford.

«Ho trovato quella installazione fuori luogo – ha detto – per una mostra dove si devono promuovere le bellezze di un paese. La storia non si può cambiare, quelle cose sono effettivamente successe. Ma forse con tante cose da mostrare sia a livello naturalistico sia di commercio, mettere la guerra era inadeguato».

La guerra vinta con gli Usa è ancora sentita in Vietnam, e comunicata con un’enfasi che ci riporta a quegli anni di conflitto sociale e ideologico.

Vedremo cosa accadrà se le proteste proseguiranno, e soprattutto vedremo quale sarà la posizione delle istituzioni che fanno molte battaglie contro le guerre, ma in questo caso sembrano transigere di fronte a una messa in scena che molti visitatori hanno trovato di cattivo gusto e fuori contesto.

 

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