ILARIA BIANCALANI
Cronaca

Montefioralle, riqualificazione e sorpresa: qui abitò un discendente di Vespucci

L'intervento, con cui la giunta Sottani vuole riportare agli antichi splendori il borgo, è finanziato dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Il sindaco Sottani a Montefioralle (Germogli)

Greve in Chianti, 19 gennaio 2016 - Quattrocentomila euro per regalare un nuovo look a Montefioralle. E' questo il valore dell'intervento con il quale la giunta Sottani mira a riportare agli antichi splendori, uno dei borghi più suggestivi d'Italia. Il complesso progetto di riqualificazione, i cui lavori prenderanno il via nelle prossime settimane, è stato interamente finanziato dall'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che ha particolarmente apprezzato il progetto sul quale ha scommesso il Comune di Greve, nel suo percorso teso alla valorizzazione e al rilancio del borgo.

«L'opera – spiega il sindaco Paolo Sottani – segue la prima tranche di lavori realizzata alcuni anni fa per il recupero dell’antico torrino e prevede il rifacimento della cinta muraria, della scalinata che conduce alla parrocchia di Santo Stefano e di parte del selciato e della pavimentazione di alcuni tratti delle strade dell'abitato, con l’utilizzo di materiale conforme allo stile del complesso storico architettonico». Quello sul Castello di Monterfioralle, è uno degli interventi più rilevanti messi in campo dall'amministrazione comunale.

«E' la dimostrazione – aggiunge il sindaco – di quanto sia per noi importante continuare a investire sul pregio del patrimonio custodito nel nostro territorio». Fra l'altro, in fase di stesura del progetto e durante l'esecuzione dei sopralluoghi, è emersa una notizia di interesse storico, che consacra Greve come terra di navigatori. Dopo aver dato i natali a Giovanni da Verrazzano, che cinquecento anni fa fluttuando per i mari del mondo, arrivò a lambire le coste atlantiche e le sponde della baia di New York, adesso, proprio a Montefioralle, tra i vicoli, gli archi e gli angoli dove il tempo pare si sia fermato, è stata scoperta la presenza dell'ultimo discendente maschio della casata Vespucci, Amerigo Cesare, che visse e morì qui nel diciannovesimo secolo.

Il rinvenimento è stato effettuato da Italo Baldini, appassionato ed esperto di storia, che ha rintracciato un'iscrizione che troneggia sopra il portone di un'abitazione all'interno del borgo, confrontata poi con gli archivi della famiglia Vespucci. A testimonianza di ciò, anche la lapide di Amerigo Cesare Vespucci, custodita in una cappella del cimitero della frazione.