La salma di Montale rischia di finire nell'ossario

Il sindaco di Monterosso: "Pronti ad accogliere le spoglie del poeta". Ma la nipote di Montale fa sapere che la concessione del loculo sarà prolungata sino al 2051

Eugenio Montale con Carmelo Bene

Eugenio Montale con Carmelo Bene

Firenze, 12 ottobre 2019 - La salma di Eugenio Montale, sepolta al cimitero di San Felice a Ema a Firenze, potrebbe correre il rischio di essere sfrattata e di finire nell'ossario comunale. La concessione del loculo di famiglia del poeta premio Nobel per la letteratura, dove è sepolta anche la moglie Drusilla Tanzi, è scaduta da otto anni. E pare che nessuno abbia risposto all'ultimo bando del Comune di Firenze per la conferma.

Lo scrive il quotidiano Nove da Firenze che spiega che la tomba di Montale figura nell'elenco di quelle indicate nel bando, affisso al cimitero, lanciato dal Comune lo scorso anno per confermare le concessioni scadute delle sepolture a San Felice a Ema. Cimitero dove il premio Nobel riposa dal 1981, anno della sua morte, insieme alla moglie Drusilla Tanzi, scomparsa nel 1963. 

Intanto il sindaco di MonterossoEmanuele Moggia, fa sapere che il Comune delle 5 Terre, se sarà necessario, accoglierà le spoglie del poeta. "Ho avuto conferma da parte di Bianca Montale nipote ed erede universale del poeta - dice Moggia -, che la concessione del loculo sarà prolungata sino al 2051. Ma nel caso ci fossero problemi, o se la famiglia lo desidererà, mettiamo subito a disposizione a nostre spese la possibilità di accogliere le spoglie di Eugenio Montale qui da noi».  «La nipote mi ha spiegato che questo rischio è scongiurato, perchè la concessione sarà allungata da 70 anni dalla morte del poeta» avvenuta nel 1981. Montale era nato a Genova 123 anni fa, il 12 ottobre. Proprio oggi è prevista una manifestazione nel cimitero fiorentino per celebrare il letterato e scongiurare la possibilità che i suoi resti, oggi sepolti accanto a quelli della moglie, finiscano in un ossario. Ma a quanto riferito dalla nipote del poeta al primo cittadino ciò non accadrà.

«Ho espresso comunque la disponibilità di Monterosso a ospitare sin da subito la tomba di una figura così prestigiosa» ha ribadito Moggia. A Monterosso, luogo centrale nella lirica montaliana, dove i Montale avevano una casa di famiglia, riposano ancora i resti dei parenti del poeta. C'è una cappella dedicata, nel cimitero del paese. Ma il sindaco ha spiegato di essere pronto ad accogliere le spoglie anche in un luogo diverso, come in Comune. 

IL COMUNE - “Le spoglie di Eugenio Montale resteranno nel cimitero di San Felice a Ema. È tra i massimi poeti italiani del Novecento e siamo onorati che il Premio Nobel per la letteratura nel 1975 riposi nella nostra città”. Lo afferma l’assessore Andrea Vannucci, con delega anche ai cimiteri comunali. “Siamo impegnati in un’importante operazione di controllo delle scadenze delle vecchie concessioni cimiteriali - afferma l’assessore Vannucci - che riguarda tutti i campisanti di proprietà del Comune. Al cimitero di San Felice a Ema siamo arrivati a controllare le concessioni delle persone morte nel 1978, quindi diversi anni prima dalla morte di Montale, avvenuta il 12 settembre 1981”.

“Quando arriveremo a quella data - spiega Vannucci - contatteremo Bianca Montale, nipote ed erede universale del poeta. In ogni caso ci saremmo adoperati con il sindaco Nardella e la giunta per trovare una soluzione per questa sepoltura importante proprio come avviene per gli altri personaggi illustri che riposano a San Miniato al Monte”. L’assessore Vannucci rassicura: “Firenze custodisce le spoglie di personaggi importanti della nostra storia e della nostra cultura e ne siamo orgogliosi. Ci impegneremo perché le spoglie di Montale continuino ad essere custodite nel loculo che custodisce anche le spoglie della moglie”.

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