Le cento pizzerie migliori d'Italia: dieci sono in Toscana, ecco quali

La classifica delle cento migliori pizzerie d'Italia di 50 Top Pizza. La migliore sta ad arezzo, sorprese anche a Perugia e La Spezia

Pierluigi Police, pizzaiolo titolare di 'O Scugnizzo ad Arezzo

Pierluigi Police, pizzaiolo titolare di 'O Scugnizzo ad Arezzo

Firenze, 28 luglio 2022 - Che la medaglia d'oro della classifica stiilata da 50 Top Pizza, la guida ideata e curata da Barbara Guerra, Albert Sapere e Luciano Pignataro spettasse alla Campania c'era da aspettarselo, con trenta pizzerie in terra partenopea tra le migliori dello Stivale. Non stupisce più di tanto che, anche per probabilità statistica, quella d'argento e quella di bronzo siano contese lì lì tra le due regioni più popolose d'italia, Lazio e Lombardia, per appena una distanza, rispettivamente tredici e dodici locali a testa e torna il cliché della storica competizione tra figli della lupa e meneghini. Ma in terra etrusca, arriva la sorpresa che fa gioire gli amanti del piatto italiano per eccellenza: appena un gradino sotto il podio, c'è la nostra Toscana con ben dieci pizzerie. Per la verità anche qui buona parte del merito va alla Campania: tra i titolari dei locali vincenti, infatti, diversi ne portano il dna e il know how dell'arte bianca. La notizia è arrivata l'altro ieri in diretta streaming, durante la presentazione della guida nella serata condotta dal presentatore Federico Quaranta.

1) 'O Scugnizzo

Di tutta la Toscana la migliore è ad Arezzo: 'O Scugnizzo in via de' Redi, nel centro storico, sedicesimo posto nella top list. "Nell’aretino il casertano Pierluigi Police, coadiuvato ormai da anni dal figlio Gennaro, ha sicuramente il privilegio di essere il pizzaiolo che più rappresenta l’identità della vera pizza napoletana, quella con i giusti pomodori e fior di latte, gli impasti curati e digeribili e il giusto costo - spiega 50 Top Pizza - Ambiente semplice ma curato, forno a vista e possibilità di mangiare nei gradevoli tavoli all’aperto. Tutte molto buone le pizze, su tutte le classiche Margherita e marinara ma anche le bianche e le fritte si fanno ricordare. Più che buona la selezione di birre e quella dei vini, molti esposti negli scaffali del locale. Conviene sempre lasciarsi spazio per i gustosi dolci della tradizione campana".

2) Apogeo

Tre posizioni di distanza, posizione diciannove, e voliamo sull'estremità opposta della regione, in Versilia, dove vicino all'omonima uscita del'autostrada, a Pietrasanta, in via Pisanica, c'è Apogeo: "Chi ama la Pizza non può sottrarsi da visitare Apogeo - dicono nella guida - Massimo Giovannini offre una delle pizze più buone della costa versiliese, lievitazioni e impasti sperimentati fin dal 1994 hanno reso questo piatto leggero croccante e digeribile. I topping sono estremamente eccellenti, bella la carta dei vini e ricca quella della birra. Tutto semplicemente squisito così da far diventare la degustazione proposta la scelta più idonea per conoscere Apogeo. Il giardino estivo faciliterà l’ospitalità nelle calde sere d’estate. Costo giusto per prodotti e tipologia del locale".

3-4) Il Vecchio e il Mare e Giovanni Santarpia

Nel primo terzile della classifica due pizzerie della classifca, per orgoglio dei fiorentini, finalmente arriviamo nel capoluogo, in posizione trentatré e trentacinque troviamo rispettivamente il Vecchio e il Mare, in via Gioberti, una delle vie più in dello shopping; e Giovanni Santarpia, ormai un'icona fiorentina, che si trova in via Senese nel rione delle Due Strade, poco fuori Porta Romana (ma qualcuno se lo ricorderà ancora in Sant'Ambrogio).

Mentre per il locale di via Gioberti si dice  che "Ottime pizze che escono dalle sapienti mani di Mario Cipriano unite ad una cucina prettamente di pesce. Ma concentriamoci sulle pizze. Mario è sempre alto sugli scudi! Nulla è cambiato rispetto alle nostre precedenti visite, anzi la proposta si è ampliata con le stesse pizze proposte alla pala, impasto diverso ma sempre fantastico. Abbiamo mangiato 'Il mio Panuozzo', 'Se mi lasci non vale' e la Parmigiana nella versione Pala: tutte indistintamente fantastiche per impasti, lievitazioni ed ingredienti di qualità. Buona carta delle birre ed un’ampia carta dei vini con etichette di champagne e bollicine italiane. Buona scelta di dolci. Anche pizza gluten-free. Servizio cortese ed attento"; per Santarpia il giudizio è "A Firenze la pizza napoletana ha il nome di Santarpia, un locale fresco e curato, alle porte di Firenze con parcheggio facile. Ci si sente a proprio agio in atmosfera conviviale e disinvolta, locale nuovo con arredi contemporanei. Solo pizza e poco altro. La continua ricerca di materie prime, da abbinare ad un impasto alveolato e dal cornicione alto cotto a legna è palpabile. In carta le classiche pizze Santarpia e la possibilità di ordinare quelle del giorno strutturate a seconda delle materie prime reperite quotidianamente. A cura invece del pizzaiolo è 'una degustazione a 4 spicchi' da ordinare appositamente."

5) Chicco

Ci spostiamo a metà classifica per le successive due toscane: nella Valdelsa senese per la quinta, quarantottesima a livello nazionale, da Chicco nella centralissima via Garibaldi di Colle Valdelsa: "Lungo la strada verso la parte storica dell’antico borgo di Colle di Val d’Elsa c’è Stefano Canosci ed il suo locale, una sosta consigliata per chi ama la pizza e gli impasti a lunga lievitazione. Pizze classiche e pizze con ingredienti selezionati, tutti abbinati ad un impasto unico, non troppo alto e non troppo basso, croccante, leggero e digeribile. Di particolare interesse le Pizza&Scarpetta proposte in cinque varianti, dal pesce alla terra, veri ed avvolgenti intingoli che si sposano ad un impasto di grani antichi a lunga lievitazione e ad alta idratazione, cottura a vapore e forno a legna. Servizio disponibile. Buona selezione di birre e vini, prezzi di alcune proposte adeguati alla tipologia di locale".

6) Giotto

Per la sesta toscana invece, battuta per una sola posizione da Chicco, in quarantanovesima posizione nazionale, torniamo a Firenze, da Giotto, che ha due locali: quello storico di via Veracini, in zona piazza Puccini, oppure quella nuova, nella centrale e meravigliosa piazza Santa Maria Novella, attigua alla stazione. "Giotto Pizzeria è da anni, giustamente, considerata tra le migliori pizzerie di Firenze e Marco Manzi, il suo pizzaiolo/titolare, uno dei più conosciuti - è il giudizio degli esperti - Le pizze, specialmente quelle più classiche, ci convincono particolarmente, grazie al livello degli ottimi impasti. Tra le proposte è possibile scegliere anche pizza più creative. Buona la frittura ischitana. Ottimi i dolci, tra cui la celeberrima setteveli e il notevole babà. La carta dei vini prevalentemente è divisa tra Campania e Toscana e in quella delle birre c’è qualche buona proposta artigianale. Il servizio è veloce, sempre prodigo di qualche sorriso ai clienti. Sempre meglio prenotare".

7) Batti l'oro

Settima toscana e sessantacinquesima nel Belpaese è nuovamente sulla costa versiliese, a Querceta, a due passi dalla stazione di Forte dei Marmi-Serravezza: Batti l'oro. "A pochi km da Forte dei Marmi si trova Battil’oro, ampio locale con giardino, dove Gennaro Battiloro porta avanti la sua filosofia di pizza napoletana – affermano i recensori di  50 Top Pizza - L’idea offerta è semplice quanto innovativa: offrire drinks in abbinamento a pizze di alto livello, pizze proposte anche con impasto di semola integrale di grano duro e tante buone materie prime di tradizione campana. Tra le proposte da consigliare la pizza Battil’Oro, con pomodorino giallo del Piennolo, burrata d’Andria, acciughe del Cantabrico, basilico, olio evo e pepe rosa. Al termine una piccola selezione di ottimi dolci. Carta dei vini e birre artigianali ma sinceramente l’esperienza 'lieviti e spiriti' la troviamo irrinunciabile."

8) La Pergola

Ci avviciniamo in fondo alla classifica delle eccellenze, che comunque eccellenze rimangono. E si torna nel Senese, in Val di Merse. Nel magico paesino di Radicondoli, in una viuzza affacciata sulle colline, con una bella terrazza c’è La Pergola, ottava toscana e settantasettesima italiana. La pizzeria radicondolese di Tommaso Vatti è nota tra gli altri per essere meta di alcuni nomi del panorama musicale fiorentino, come i Martinicca Boison, che qui hanno tenuto alcune delle loro più indimenticabili serate. “Posizionata al centro del delizioso borgo di Radicondoli, La Pergola è una pizzeria gourmet dalla reputazione solida, con ambiente rustico-accogliente e una bella terrazza panoramica - dichiarano dalla guida napoletana - Pizze fragranti dalla cottura impeccabile, con una costante attenzione per i dettagli, ricerca di materie prime di qualità, particolarmente per le pizze con carne o affettati. A fianco ha aperto Autoctona, con il forno dei pani e la rivendita di vini. Ultimamente Vatti sta selezionando alcune etichette di vini naturali dell’area toscana da inserire in carta. Piccola ma gustosa la selezione di birre artigianali”.

9) La bottega di Dani

Penultima toscana delle migliori, appena una posizione sotto alla Pergola, settantottesima, è sulla costa livornese: La bottega di Dani a Cecina: “La pizzeria Disapore pilotata dall’esperto Gabriele Dani da qualche mese si è trasferita negli ampi e moderni spazi che ospitavano la ‘Bottega’ riunendo così pizza e prodotti: una grande conferma. I già eccellenti impasti sono oggi, se possibile, migliorati ulteriormente con la creazione della Piciaccia, una schiacciata leggerissima e croccante con topping di qualità – illustrano gli stilatori della classifica - Sempre disponibili le Intramontabili e le Contemporanee con possibilità di scegliere i vari impasti. Antipastini golosi tra cui un’ottima mozzarella affumicata con finocchiona IGP. Servizio professionale e veloce. Carta dei vini e birre in costruzione ma ci aspettiamo una ricca scelta adeguata al livello del locale”.

10) Il Pacchero

Ultimo dell'Olimpo toscano delle pizzerie, ma comunque tra i migliori cento d'Italia, in posizione novantotto, è Il Pacchero, a Firenze, in Santo Spirito a due passi da Ponte Vecchio: "All’interno di una torre dell’Oltrarno fiorentino che si affaccia sull’Arno, Luigi Amalfitano prepara le sue pizze in stile napoletano, con un occhio di riguardo alle materie prime cilentane. La proposta si divide fra 5 pizze classiche, inclusa la Provola e Pepe, con provola affumicata di Paestum, e 5 pizze contemporanee, principalmente stagionali, limitando quindi la varietà a favore della qualità. Dalla cucina inoltre si possono ordinare i classici fritti ed un assortimento di montanarine, insieme ad alcuni piatti tradizionali campani. Una piacevole novità nel già ricco panorama fiorentino".

...e a La Spezia

Ma se vogliamo allargare un po’ l’area geografica, sempre in Etruria – anzi, meglio dire lunica – anche a Sarzana troviamo un eccellenza, che conquisterebbe addirittura la posizione tre nella nostra classifica locale: le Officine del cibo, che oltre alla posizione ventisette a livello nazionale, si aggiudica anche il riconoscimento speciale “Miglior Servizio di Sala 2022 – Goeldlin Award”. “Le Officine del Cibo rappresentano un punto cardine per una visione contemporanea della pizza, in cui sapori della tradizione ligure si abbinano alla verace pizza napoletana, sia nella versioni classiche che con impasti e cotture in continua evoluzione: in teglia, al vapore, fritte – è il giudizio - L’intento di Giacomo e Gianmarco è quello di ridurre la distanza tra forno e fornelli; i condimenti diventano il pilastro del piatto.'Pizza-Lab contemporanea”'ne è l’emblema: 6 tappe con differenti impasti, cotture e farciture. Novità, la pizza Gluten Free: impasto di riso artemide, cotta in teglia e vapore, mozzarella di bufala, ragù di cavolo nero e fiori di sambuco. Cantina di territorio e servizio impeccabile”.

...e a Perugia

Mentre nell’Etruria meridionale, in Umbria, a Corciano in provincia di Perugia, c’è Meunier Champagne & Pizza, 58esimo in classifica italiana: “Meunier continua a distinguersi per un’offerta totalmente incentrata sull’eccellenza. Il perfezionamento continuo degli impasti, la selezione minuziosa degli ingredienti ben raccontati al tavolo, l’equilibrio negli accostamenti insieme a una carta Champagne (e non solo) particolarmente valida la rendono un riferimento per chi vuole divertirsi con morsi gourmet di alto livello. Il locale moderno e luminoso nonchè il personale accogliente ma discreto completano il quadro per un’esperienza culinaria da non perdere. Notevoli anche gli assaggi 'dalla cucina' e i dessert; sono disponibili menù degustazione per spaziare tra le creazioni, che siano esse più classiche o più originali”.

La migliore pizzeria d'Italia

Ma insomma, campanilismi a parte, sul podio d’Italia, chi c’è? Ovviamente tre campani. La migliore pizzeria d’Italia, e per ben il quarto anno consecutivo, sono I Masanielli di Francesco Martucci, a Caserta. Medaglia d’argento per 50 Kalò di Ciro Salvo a Napoli e bronzo per 10 Diego Vitagliano Pizzeria, sempre a Napoli.

Per leggere tutta la classifica: https://www.lucianopignataro.it/  

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