
Preparazione di cibo per la mensa scolastica in una immagine d’archivio. A Sesto ci sono ancora polemiche dopo i casi di salmonellosi per il pagamento pieno del servizio
Nella classifica delle migliori mense scolastiche d’Italia, il Comune di Sesto Fiorentino si piazza al primo posto, eppure non si placano le polemiche sul caso della salmonella proprio nelle mense. Il primato arriva infatti in uno dei momenti più delicati per le mense della zona dopo i casi di salmonellosi che hanno colpito i bambini delle scuole della Piana e di altri Comuni serviti dalla "Qualità e Servizi". L’ultima polemica è sollevata dal capogruppo comunale della Lega Daniele Brunori e riguarda il pagamento pieno del servizio nonostante i problemi.
"In questi giorni – sottolinea – le famiglie dei bambini che usufruiscono della mensa hanno ricevuto l’avviso di pagamento relativo ai mesi di settembre e ottobre. In un periodo segnato da gravi difficoltà, con gli episodi di contaminazione che conosciamo, avremmo sperato in un gesto simbolico di attenzione verso la comunità dei genitori, magari offrendo questi due mesi gratuitamente o a un prezzo ridotto. Avrebbe rappresentato una risposta concreta, ancorché parziale, ai disagi vissuti dalle famiglie". Per Brunori, che aveva convocato la Asl come presidente di commissione, "un segnale dall’azienda e dai Comuni azionisti sarebbe stato il minimo. Abbiamo già richiesto in consiglio comunale un intervento, convinti che dimostrare vicinanza alle famiglie colpite fosse un gesto doveroso, che non comporta la ricerca di colpe, ma la volontà di offrire un sostegno tangibile. Non abbiamo trovato su questo un riscontro dalla maggioranza. Far finta che tutto sia normale e chiedere il pagamento come se nulla fosse accaduto, ha un sapore di beffa nei confronti di genitori".
Se da una parte ci sono ancora polemiche, dall’altra il servizio mensa di Sesto ha scalato la classifica "Rating dei menu scolastici" di Foodinsider, associazione che monitora le mense scolastiche. La nona indagine è stata presentata ieri alla Camera ed è relativa ai menu delle scuole primarie nell’anno scolastico 2023/’24. Nel 2017 il Comune era quintultimo tra i 60 servizi comunali d’Italia presi in considerazione, ora è in cima alla classifica grazie, spiega la presidente dell’associazione Claudia Paltrinieri, "a un menu che meglio ha saputo interpretare l’alimentazione come strumento di salute, rispetto per l’ambiente e promozione del territorio". L’olio extravergine d’oliva proveniente dagli uliveti di Sesto, Calenzano, Signa, Carmignano, la trota della Lunigiana, il cefalo della Laguna di Orbetello, la pasta fresca del Mugello "sono solo alcuni dei prodotti di filiera corta che occupano il 73% degli alimenti nel menu".