Maxi intossicazione alimentare. Tre scolaresche in gita finiscono al pronto soccorso

E’ questa l’ipotesi principale per i malori che hanno accusato 52 ospiti di un hotel. Le verifiche dei sanitari. In osservazione le comitive coinvolte: di Fermo, Viterbo e una serba.

Maxi intossicazione alimentare. Tre scolaresche in gita finiscono al pronto soccorso

Maxi intossicazione alimentare. Tre scolaresche in gita finiscono al pronto soccorso

MONTECATINI TERME (Pistoia)

Cinquantadue ospiti di un albergo nel cuore della città termale, tra cui numerosi studenti delle scuole superiori e alcuni docenti, sono finiti nei pronto soccorso di cinque ospedali della Toscana a causa di improvvisi disturbo gastrointestinale.

Alle due del mattino il 118 ha iniziato a ricevere le prime richieste di intervento da persone ospiti del Grand Hotel Nizza et Suisse. Per tutta la mattina, in via Verdi si è registrato un viavai continuo di ambulanze e mezzi di soccorso. Le prime ipotesi parlano di una presunta intossicazione alimentare, anche se l’ultima parola spetterà ai medici e agli operatori dell’Asl impegnati, nel giro di dieci giorni, a fare chiarezza sulla vicenda.

I ragazzi e i docenti coinvolti nella vicenda provengono da istituti diversi: si tratta dell’istituto tecnologico-economico Carducci Galilei di Fermo, del liceo scientifico Ruffini di Viterbo e di una scuola serba.

Montecatini svolge senza dubbio un ruolo importante per il soggiorno dei gruppi nel turismo toscano, grazie alla presenza di numerose strutture ricettive e alla posizione centrale rispetto alle grandi città d’arte. Le comitive che arrivano in pullman riescono a visitare le bellezze più importanti della regione soggiornando negli hotel cittadini, dove la sera tornano a cena e riposare, per poi ripartire il giorno successivo, dopo la colazione. Un ruolo che, con il completamento dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria tra Montecatini e Pistoia, lungo la tratta Firenze-Lucca, andrà senza dubbio a diventare ancora più importante.

Nicola Guelfi, titolare del Grand Hotel Nizza et Suisse, proviene da una famiglia storica di imprenditori del settore ricettivo a Montecatini. Il malore dei suoi ospiti, ieri mattina, l’ha duramente provato, dopo una vita dedicata all’accoglienza dei turisti e a farli stare bene.

"Aspettiamo i risultati delle analisi da parte delle autorità competenti – ha dichiarato ieri, nell’immediatezza dei fatti – che da un primo verbale rilevano un ambiente idoneo e ben tenuto. Da decenni, abbiamo un fornitore autorizzato e specializzato nella distribuzione alberghiera, e conosciamo perfettamente le regole di igiene e di conservazione degli alimenti a regola d’arte, per cui attendiamo sereni il responso delle analisi. È chiaro che non si deve saltare a conclusioni affrettate, perché non è chiara la dinamica, che, ripeto, riguarda solo alcuni dei nostri ospiti di ieri sera. Ci auguriamo che sia fatta presto luce sull’accaduto".

Luca Baroncini, sindaco di Montecatini Terme, ricorda la tradizione di ospitalità cittadina, che l’ha portata a essere apprezzata in tutto il mondo. "La notizia di quanto accaduto questa notte a una comitiva presente a Montecatini Terme colpisce tutti noi, soprattutto perché riguarda un settore vitale per l’economia cittadina e non solo. Non sono state ancora accertate le cause dell’ accaduto – prosegue - pertanto prima di esprimere giudizi o tirare conclusioni la cautela è d’obbligo: mi preme evidenziare che Montecatini accoglie da oltre un secolo continua di migliaia di persone l’anno da tutto il mondo, e il settore turistico coinvolge centinaia di persone e famiglie della città, da decenni costituendo, al di là di eventuali episodi isolati, un’eccellenza ed un punto di riferimento per l’accoglienza".

Claudia Prosperoni, dirigente scolastica del liceo scientifico Ruffini di Viterbo, è salita in Toscana con un altro pullman per riaccompagnare a casa i ragazzi che non si sono sentiti male. La responsabile dell’istituto parla "della terribile esperienza. Nello sconcerto e nella profonda indignazione che in questo momento appartiene a tutta la comunità scolastica, attendiamo che vengano stabilite precisamente le responsabilità dell’accaduto". Le fa eco l’altra dirigente scolastica, Maria Cristina Corradini: "Abbiamo predisposto il rientro della quasi totalità dei ragazzi, tranne, ovviamente, quelli ancora ricoverati. Tutti loro sono in buone condizioni di salute, tranne uno che purtroppo ha ancora la febbre alta".

Daniele Bernardini