"Marron glaces, la partita non è chiusa"

Marradi, il sindaco Triberti rilancia l’impegno a riportare all’ex Ortofrutticola la lavorazione del pregiato prodotto

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di Paolo Guidotti

Nel 2022 Marradi è stata più volte nelle cronache, soprattutto per due temi: la crisi della fabbrica dei marroni e l’ottenimento di una serie di finanziamenti, alcuni anche cospicui.

Sindaco Tommaso Triberti, che anno è stato?

"Intenso, pieno di timori e soddisfazioni. Questi temi ci hanno impegnato molto a partire dal presidio e dalla complessità per partecipare ai bandi dove l’opportunità c’era e dovevamo provarci, dal bando Borghi alle strutture sportive o alle riqualificazioni. Ma c’è stato molto altro: i problemi sulla sanità e i trasporti o gli aumenti dei costi ma anche le scelte come l’incremento dei posti al nido che aiuteranno il progetto 0-6.

Ex Ortofrutticola: dalla paventata chiusura si è passati a una fabbrica che ora è aperta e lavora. Soddisfatti?

"Ricordo quando ci comunicarono la notizia, i mesi del presidio, i "tanto ormai", i tavoli di crisi. Quando sembrava di andare avanti e si tornava indietro. Non posso però dimenticare la paura e la grande forza delle lavoratrici e poi di tutta la comunità e di chi c’è stato vicino. Se qualcuno ci pensa rassegnati al fatto che il marron glacè non venga più prodotto a Marradi non ci conosce. Il tema è: oggi non c’è più un prodotto importante ma c’è una fabbrica, quando non doveva più esserci, che guarda al futuro perché ora è possibile farlo".

È di pochi giorni fa il finanziamento dello svuotamento dell’invaso dell’Annunziata. Lo ha presentato come regalo di Natale...

"Non risolve tutti i problemi di Marradi ma è il simbolo di un progetto per la sicurezza, atteso, richiesto, sul quale tanti si erano rassegnati e che alla fine riusciamo a realizzare. La fotografia del lavoro fatto sottotraccia e che con fatica arriva a compimento".

Quindi è andato tutto bene?

"C’è sempre qualcosa che non sei riuscito a fare o bisogni a cui non sei riuscito a rispondere. Finanziamenti mancati o lavori rimandati a primavera. Non ci si potrà mai dire totalmente soddisfatti, c’è sempre una nuova sfida".

Cosa manca a Marradi?

"Direi su cosa dobbiamo continuare a lavorare. Deve partire la gara per la Casa della Salute al San Francesco dov’è tutto pronto ma c’è la necessità che cambi, sulla sanità e non solo, l’attenzione per le aree più fragili. Perdere un medico in montagna non è come perderlo altrove".

Tra pochi mesi Marradi andrà alle urne. Pd e Italia Viva le hanno chiesto di ripresentarsi. Non ha ancora deciso?

"Si è lavorato tanto con un gruppo speciale e i risultati sono arrivati. Credo fondamentale proseguire in questo solco per il rilancio di Marradi. I dubbi non sono certo l’amore verso il mio paese, anzi ringrazio i tanti che mi hanno chiesto di ricandidarmi perché è un attestato di stima e affetto che mi ha colpito. A breve decideremo".

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