
Uno spettacolo sul destino: questo è ’María’, lavoro tratto da ’Sono venuta solo per telefonare’, uno dei ’Dodici racconti raminghi’...
Uno spettacolo sul destino: questo è ’María’, lavoro tratto da ’Sono venuta solo per telefonare’, uno dei ’Dodici racconti raminghi’ di Gabriel García Márquez, che arriva in prima toscana sul palco del Teatro Cantiere Florida di Firenze sabato 21 dicembre (ore 21) nell’ambito della stagione di prosa a cura di Elsinor Centro di Produzione Teatrale, realtà milanese che fa del Florida la sua sede operativa in Toscana, con la direzione creativa di Gianluca Balestra. Firmata dalla regista e attrice italo-greca Elena Delithanassis e prodotta da Compagnia Hangar Teatri ’María’ è un’opera che porta in scena la forza del realismo magico e, con sguardo incantato, indaga l’affascinante mistero della vita. Spagna, anni del franchismo: María, ex ballerina e assistente del Mago Saturno, in un pomeriggio di piogge primaverili si ritrova in mezzo a una strada deserta con l’auto in panne. Costretta a chiedere aiuto, accetta un passaggio da un autobus diretto verso un ospedale psichiatrico: da quel momento la sua vita cambierà per sempre.
"Da sempre sono molto attratta e affascinata dalla cultura sudamericana – racconta Elena Delithanassis – dalla grande capacità di accettare il soprannaturale come elemento costante, parte integrante della vita quotidiana. Nel 2014 ho avuto la fortuna di intraprendere un viaggio in Colombia e lì sono venuta a conoscenza di un libro, poco conosciuto, di Márquez, i ’Dodici racconti raminghi’. Ne sono rimasta entusiasta. Con ’María’ ho voluto portare in scena uno degli aspetti della vita per me più affascinanti: l’ineluttabilità del destino. Perché la vita alle volte ti porta a prendere strade senza via d’uscita, fuori dal tuo controllo e non puoi fare altro che accettare e andare avanti".