Tra aprile e maggio Sammezzano potrebbe tornare all’asta. E’ passato un anno ormai da quando la Sammezzano Castle Srl proprietarua del castello, dei beni accessori e di tutto il parco secolare è nuovamente fallita, con l’avvio della liquidazione giudiziale. La società italo-inglese che la prese all’asta oltre 20 anni fa per realizzarvi un resort di lusso, nel 2017 era già stata dichiarata fallita, con bene rimesso all’incanto andato però deserto. Due anni dopo sembrata essersi ripresa grazie ad un accordo con l’allora creditore procedente. Ma un anno fa ecco il nuovo fallimento. Tra poche settimane dunque il castello di Leccio trasformato nella seconda metà dell’800 dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona in stile orientale potrebbe tornare sul mercato. Ma potrebbe anche andare in mano pubblica. Almeno è quanto auspicano i volontari del Comitato FPXA Sammezzano: "Lo Stato entro 60 giorni dalla notifica dovrà decidere se esercitare il diritto di opzione o meno" ricordano. E sperano che lo faccia davvero, come era stato prospettato in una proposta di legge di Vittorio Sgarbi e come recentemente fatto con l’acquisto al patrimonio pubblico di Villa Verdi a Parma. Il comitato ha intanto invitato il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ad un incontro pubblico a Leccio o a Reggello venerdì 10 maggio. Se il ministro fosse disponibile in altra data, anche i volontari possono cambiare le loro agende. Basta parlarne. Nel frattempo per festeggiare il compleanno del marchese Ximenes, nato nel marzo del 1813, il comitato organizza per questa domenica una passeggiata nel parco, foto davanti al castello e brindisi finale al circolo Arci di Leccio. Tutto per non dimenticare lo splendore di un gioiello che l’abbandono e l’incuria rischiano di rovinare per sempre, nonostante le promesse inutili della proprietà a Regione e Soprintendenza di una manutenzione straordinaria. Eppure per 30 anni è stato luogo di vacanze vip, ma anche location di matrimoni, spot e film; ogni volta che i volontari e il Fai ne aprono le porte, i posti disponibili per le visite si esauriscono nel giro di pochi minuti. E soprattutto è un luogo amato da valdarnesi e fiorentini.