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Maggio, una Tosca da tutto esaurito. Fuortes: "Grandissimi risultati"

Il sovrintendente: "Questa opera dà l’idea del futuro del teatro. Vedo un’istituzione che lavora per l’eccellenza"

Maggio, una Tosca da tutto esaurito. Fuortes: "Grandissimi risultati"

Dopo Turandot e Giovanna d’Arco, arriva Tosca, l’ultima delle tre eroine che illuminano il cartellone dell’86° festival del Maggio Fiorentino. Una messinscena nuova e moderna, che riporta Daniele Gatti sul podio, alla guida dell’Orchestra e del Coro del Teatro. La regia di Massimo Popolizio è in controtendenza rispetto alla tradizione: non più la Roma barocca ma quella delle architetture razionaliste dell’Eur, negli anni ’30 del Novecento.

L’opera pucciniana andrà in scena il 24 maggio, con repliche il 26 maggio, il 3, 6 e 8 giugno. "Questa Tosca era già nel programma del commissario Onofrio Cutaia – spiega il sovrintendente Carlo Fuortes -. E lo devo ringraziare, perché è un allestimento che io stesso avrei voluto realizzare. Sono felicissimo di un esito di cui il teatro può essere orgoglioso. Felice di ritrovare Massimo Popolizio che con me ha debuttato come regista all’Opera di Roma nel 2018, felice di ritrovare Daniele Gatti, che ha il grande pregio di avvicinarsi a ogni capolavoro senza i condizionamenti e il peso della tradizione interpretativa". Il sovrintendente si sofferma, poi, sulle peculiarità dell’opera: "È una messinscena molto innovativa, pur rispettando in modo filologico il testo. Gli spettatori non sentiranno la routine e questo oggi è assolutamente necessario. Anche la compagnia di canto è al livello della direzione e della regia. È un lavoro corale, una creazione collettiva dal carattere di eccellenza. È la prima produzione nuova che faccio da quando sono a Firenze, e se il buongiorno si vede dal mattino ci sono le tutte le condizioni per fare un lavoro grandioso". Per quanto riguarda l’aspetto economico del teatro, Fuortes rassicura: "La biglietteria ha già registrato il sold-out per Turandot, per la maggior parte dei concerti e si avvicina allo stesso risultato anche per Tosca: pochissimi i biglietti ancora in vendita. Vedo un’istituzione che lavora per l’eccellenza artistica e potremo arrivare a dei grandissimi risultati. Quello della sostenibilità finanziaria è un problema superato".

Chiara Caselli