OLGA MUGNAINI
Cronaca

Maggio: Fuortes o Cutaia Sovrintendente al fotofinish Stipendi, si cambia la legge

Oggi il sindaco e presidente della Fondazione annuncerà il sostituto di Pereira. Per pagare i dipendenti si potrebbe utilizzare il fondo statale modificando la norma.

Maggio: Fuortes o Cutaia Sovrintendente al fotofinish Stipendi, si cambia la legge

di Olga Mugnaini

Fra gli impegni di giornata della premier Meloni c’è anche l’ultimo “assalto“ all’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, da giorni caldamente invitato a fare da salvatore della patria e venire in trasferta a Firenze: missione prendersi per un po’ sulle spalle la Fondazione del Maggio e tentare di evitarne il commissariamento per debiti. Ciò dopo le dimissioni forzate del sovrintendente Alexander Pereira.

L’ad della tv di Stato ha già detto chiaramente che l’incarico è sgradito e che vorrebbe restare dov’è, anche se questo sembra poco probabile. Ma se Fuortes decidesse di accettare, forse in futuro potrebbe sperare di passare a un ente lirico a cui aspira, tipo la Scala di Milano. Ma prima sembra chiamato a pagare pegno e provare a mettere a posto i conti del Maggio Fiorentino. Come? Tagliando spettacoli, rivedendo spese inutili...Chissà.

Se il pressing non andasse a buon fine, sembra che l’alternativa debba essere Ninni Cutaia, alto dirigente del ministero della cultura che di teatri se ne intende, avendone guidati diversi e importanti.

Tutto ciò dovrà avvenire entro le 16 di oggi pomeriggio, quando a Palazzo Vecchio è convocato il consiglio di indirizzo del Maggio. Il sindaco e presidente del teatro Dario Nardella ha più volte assicurato che arriverà col nome giusto da mandare all’approvazione del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, col quale avrà certamente già concordato il nome.

Intanto si lavora alla questione degli stipendi da pagare entro il 10 marzo, con accredito dei soldi in banca per mercoledì prossimo, dovendo fare i conti con una cassa in rosso o quasi.

L’unico tesoretto rimasto, anche se assottigliato, è il fondo di ricapitalizzazione dello Stato, il cui utilizzo per la spesa corrente sta causando non pochi guai a Pereira, ora in carica solo per l’ordinaria amministrazione.

Al momento l’unico con potere di firma sembra rimasto il presidente Nardella, in qualità di legale rappresentante della Fondazione. E l’unico modo per non incorrere nella stessa ipotesi di reato contestata all’ex sovrintendente, è cambiare in fretta e furia il regolamento sull’utilizzo del fondo salva-teatri.

E’ sempre il ministero che potrebbe modificare la norma: in questo modo i 35 milioni stanziati per coprire il deficit, potrebbero essere spesi per onorare le prossime buste paga dei 300 dipendenti. Resterebbe l’impegno a reintegrare il fondo, ma a tempo e comodo, o comunque nel futuro.

Fra le questioni spinose resta il bilancio del 2022, da approvare entro pochi mesi e per ora in negativo. Anche in questo caso la partita è in mano al sindaco, che potrebbe avere un asso nella manica: qualche sponsor pronto ad anticipare il proprio contributo al Maggio. Come fare poi a sistemare eventuali soldi del 2023 in un bilancio del 2022 sono alchimie che conosceremo in seguito.

Nell’immediato non arriverà certo il versamente della Regione, che ritiene di aver già sufficientemente sostenuto il teatro. Forse entro fine mese ci saranno gli stanziamenti del Fus, fondo unico dello spettacolo.

Ma intanto, oggi pomeriggio, il primo scoglio è conoscere ufficialmente il nome del nuovo sovrintendente. E allontanare così per un altro po’ lo spettro del commissariamento.