TITTI GIULIANI FOTI
Cronaca

Lirica: il Maggio per Puccini. Il trittico dedicato a Panerai

'Il tabarro', 'Suor Angelica' e 'Gianni Schicchi': debutto il 15 novembre e diretta Rai Radio3 Sul podio per il nuovo allestimento il maestro Valerio Galli, la regia è affidata Denis Krief

Sul podio per il nuovo allestimento il maestro Valerio Galli

Firenze, 10 novembre 2019 - Puccini voleva scrivere tre opere in un atto unico per riprendere ognuna delle cantiche della Divina Commedia di Dante. Alla fine, però, solo Gianni Schicchi prese spunto dal poema dantesco. Puccini compose Il Tabarro, poi Suor Angelica e solo alla fine Gianni Schicchi che furono rappresentate insieme il 14 dicembre 1918 a New York e Puccini stesso decise che le tre opere fossero sempre eseguite tutte insieme come un unicum. Un grande pannello lirico per atti unici: quel che Puccini stabilì approda ora sul palcoscenico del Teatro del Maggio il 15 novembre alle 20 (altre recite: 17 ore 15:30; 20 e 23 ore 20). E’ il trittico pucciniano per eccellenza, Il tabarro- Suor Angelica-Gianni Schicchi nel nuovo allestimento del Teatro del Maggio in coproduzione con il Teatro del Giglio di Lucca e il Teatro Lirico di Cagliari. Sul podio a dirigere l’Orchestra e il coro del Maggio Fiorentino, il maestro Valerio Galli. La regia è di Denis Krief. Le recite sono dedicate alla memoria di Rolando Panerai che soprattutto del Gianni Schicchi fu un interprete straordinario sia al Maggio che nei teatri di tutto il mondo. Il trittico pucciniano rappresenta un grande impegno produttivo per tutti i teatri, per questo non è frequente vederlo nei cartelloni non solo italiani e internazionali.

Al Maggio è stato programmato solo tre volte prima di questa ultima produzione. Oltre all’orchestra, al coro e al coro di voci bianche, saranno 40 gli artisti impegnati sui tre titoli (13 dei quali provengono o stanno frequentando l’Accademia del Maggio). Tra i nomi degli interpreti nei ruoli principali Maria José Siri, Anna Maria Chiuri, Marina Ogii, Anna Malavasi, Bruno de Simone, Angelo Villari e Franco Vassallo. Dopo l’affermazione di Cavalleria Rusticana l’atto unico era diventato di moda e Puccini stesso vi si era già cimentato a inizio carriera con Le Villi. Da qui nella mente di Puccini inizia a prendere corpo l’idea di tre atti unici dai colori contrastanti, un affresco operistico tripartito il cui equilibrio sarebbe stato garantito da tre registri teatrali differenti: tragico e passionale il primo, lirico e religioso il secondo, comico e farsesco il terzo. «Il tabarro» è un dramma violento da grand-guignol ambientato nella Parigi di inizio XX secolo. Vive in un convento nei pressi di Siena alla fine del XVII secolo «Suor Angelica» , che narra la triste storia di una giovane costretta dalla famiglia alla vita monastica. Gianni Schicchi, invece, p un’opera piena di verve che fungeva da contraltare alle due storie tragiche dove l’azione si svolge a Firenze nel 1299. Da non perdere. © RIPRODUZIONE RISERVATA