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Lutto nel mondo accademico. Addio a Ferrando Mantovani. Maestro del diritto penale

È morto all’età di 91 anni, era professore emerito dell’Università, dove ha insegnato fino al 2008. Il sottosegretario Alfredo Mantovano: "Ha formato generazioni di giuristi".

FIRENZESi è spento all’età di 91 anni Ferrando Mantovani, professore emerito di diritto penale presso l’Università di Firenze, nonché maestro di intere generazioni di magistrati, avvocati, operatori del diritto. Per anni, infatti, è stato uno dei pilastri della facoltà fiorentina di giurisprudenza, e tanti, che oggi maneggiano la legge, sono stati suoi allievi anche nella criminologia. E chi non lo è stato, ha studiato sui suoi libri: Mantovani è stato infatti autore di testi fondamentali per la disciplina. Anzi, "il Mantovani" è stato ed è il testo fondamentale per gli studiosi della Legge.

Originario di Cavezzo, provincia di Modena, dell’Università di Firenze Mantovani è stato titolare di cattedra di prima fascia dal 1968 al 2008. Dal 2009 è diventato socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, di cui era già socio corrispondente nella categoria di Scienze giuridiche."In ambito accademico Mantovani era apprezzato per sobrietà e rigore intellettuale", ricorda l’Università di Firenze.

"Sono sinceramente vicino alla famiglia del Prof. Ferrando Mantovani, insigne penalista che ha testimoniato il suo alto valore scientifico e umano nel mondo accademico italiano - il ricordo del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano -. Il suo pensiero e la sua opera hanno formato generazioni di giuristi, dando testimonianza dei valori più profondi che ispirano il diritto, in generale, e il diritto penale, in particolare. I suoi studi in materia di tutela della persona e della vita umana, dal concepimento fino alla morte naturale, costituiscono attuale punto di riferimento della bioetica giuridica per il nostro ordinamento, e non cesseranno di esserlo anche se Egli non è più fra noi".

"Mantovani ha fornito alla nostra disciplina fondamentali contributi, come pochi altri scandagliando a tutto tondo, con le sue opere, monografiche e non, e con i suoi fondamentali manuali, tanto la parte generale quanto la parte speciale della nostra materia - fa eco l‘Associazione Italiana Professori di Diritto Penale -. L’attitudine all’analisi e alla sistematica, la profondità e il rigore dello studio, l’originalità del pensiero, la curiosità intellettuale verso temi e problemi nuovi e complessi, verso la realtà disciplinata dal diritto e i profili socio-criminologici, sono alcuni dei tratti riconoscibili di un grande maestro e intellettuale, sulle cui opere ci siamo formati e che oggi piangiamo".

"Profondo cordoglio" per la scomparsa di Mantovani è stato espresso anche dal Consiglio Direttivo della Camera Penale di Firenze, "eminente studioso di diritto penale e Maestro di tutti noi, ricordandone le qualità umane e professionali di altissimo profilo".

ste.bro.